A Vienna i balli vanno ancora forte

A quelli tradizionali negli ultimi anni se ne sono aggiunti di bizzarri, come i balli in tuta da ginnastica o in cosplay

L'edizione del 2024 del ballo dell'Opera di Vienna (Gisela Schober/Getty Images)
L'edizione del 2024 del ballo dell'Opera di Vienna (Gisela Schober/Getty Images)

Tra i mesi di novembre del 1814 e di giugno del 1815 a Vienna, allora la capitale dell’Impero austriaco, si tenne un Congresso durante il quale i rappresentanti delle principali potenze europee dell’epoca discussero come ridisegnare la cartina dell’Europa dopo gli stravolgimenti causati dalla rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche. Per intrattenere aristocratici, politici e diplomatici che si erano trasferiti temporaneamente in città, nei saloni di Vienna si cominciarono ad organizzare decine di eventi in abito formale: fu in queste occasioni, peraltro, che cominciò a diffondersi il valzer.

A distanza di duecento anni, Vienna è ancora oggi considerata la città dei balli: ogni anno, tra l’inizio di novembre e il martedì grasso (che quest’anno è il 4 marzo), in città se ne tengono più di 450. La maggior parte sono eventi formali, che richiedono di indossare abiti eleganti e smoking, seguono una rigida scaletta e sono normalmente riservati a chi può permettersi di pagare un ingresso piuttosto costoso. Negli ultimi anni, però, ne sono emersi molti altri, soprattutto con l’intenzione di coinvolgere anche le persone che non possono permettersi biglietti e abiti da centinaia di euro (come i tanti studenti che vivono in città).

Su TikTok, per esempio, circolano ogni anno moltissimi video di giovani che mostrano gli abiti eleganti che hanno comprato per l’occasione oppure le acconciature e il trucco elaborato per la loro serata.

Il ballo più atteso dell’anno, e uno dei più esclusivi, è quello che si tiene ogni anno al Teatro dell’Opera di Vienna, che quest’anno sarà il 27 febbraio e per il quale c’è da mesi una lista d’attesa, nonostante l’ingresso costi 390 euro e prenotare un tavolo per quattro persone ne costi altri 1160. Nella sala da ballo principale si suonano principalmente valzer, con una preferenza per la musica di Johann Strauss, Joseph Lanner e Carl Michael Ziehrer, ma anche swing e fox-trot. Da qualche anno è stata aperta anche una sala nel seminterrato proposta come discoteca e che passa musica più moderna.

Il ballo dell’Opera di Vienna si svolge quasi sempre alla presenza di personaggi famosi internazionali e comincia come da tradizione con il ballo delle debuttanti, vestite di bianco con lunghi guanti bianchi fino a sopra il gomito e accompagnate da coetanei in frac. Se storicamente le debuttanti erano le figlie dell’aristocrazia e dell’alta borghesia europea, oggi chiunque abbia tra i 17 e i 24 anni e sappia ballare bene il valzer può fare domanda per farne parte. Chi viene accettato, però, deve imparare una complessa coreografia e può aspettarsi di spendere almeno un migliaio di euro per l’intera esperienza.

I giovani che non sono particolarmente interessati a essere presentati all’alta società viennese – o quelli che non possono permetterselo, o che non sanno ballare il valzer, o che vogliono soltanto vestirsi eleganti e fingere di vivere in un altro periodo storico per una sera – hanno però molte altre opzioni. «Ci sono balli più moderni, giovani sia nelle origini che nel pubblico, dove i codici di abbigliamento sono più rilassati», ha raccontato a BBC News Helena Steinhart, dell’Ente del Turismo di Vienna.

Dal 2020, per esempio, esiste il Wiener HipHop Ball, che prevede di vestirsi in abito formale ma indossare scarpe da ginnastica e ballare hip-hop anziché valzer. C’è un ballo in tuta da ginnastica (quest’anno è l’1 marzo) e uno rivolto specificatamente alla comunità LGBTQ+; un ballo a tema proibizionismo, dove si suona charleston e ci si veste come negli anni Venti del Novecento, e uno organizzato dalla fiera dei fumetti della città, dove tutti sono invitati a presentarsi vestiti come il loro personaggio preferito.