È stata archiviata l’accusa di diffamazione contro Luigi Di Maio per il “caso Bibbiano”

È stata archiviata l’accusa di diffamazione contro l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio relativa al cosiddetto “caso Bibbiano”, come venne chiamato il presunto sistema illecito di gestione dei minori in affido nel comune in provincia di Reggio Emilia. Di Maio era stato indagato come conseguenza di una querela presentata contro di lui dall’allora sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, che aveva ritenuto offensivi o minatori 147 fra post sui social network e email, tra cui un commento dell’ex ministro: l’avvocata di Di Maio, Daniela Petrone, ha detto che il giudice «ha concluso che il post all’epoca pubblicato dal ministro non conteneva insulti, minacce né attribuzione di fatti falsi alla persona del Carletti».
Nel 2019 l’inchiesta su Bibbiano ebbe grande visibilità per lo scontro politico che provocò tra il Partito Democratico, che amministrava la città, e Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, che all’epoca era il partito dello stesso Di Maio. Lo scorso anno uno dei principali accusati nell’inchiesta, lo psicoterapeuta Claudio Foti, è stato assolto definitivamente.