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  • Giovedì 30 gennaio 2025

È stato ucciso uno dei due uomini iracheni che bruciarono il Corano in Svezia

Salwan Momika è stato colpito con un'arma da fuoco mercoledì sera: oggi doveva essere pronunciata la sentenza del processo in cui era imputato

Salwan Momika (Johan Nilsson/TT News Agency via AP)
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Mercoledì sera è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco Salwan Momika, di 38 anni, uno dei due uomini iracheni che avevano bruciato il Corano durante una serie di manifestazioni islamofobe che si erano tenute nell’estate del 2023 in Svezia e che per questo erano stati rinviati a giudizio. È stato ucciso in casa sua a Södertälje, una cittadina a circa quaranta chilometri dalla capitale Stoccolma.

La polizia era stata allertata mercoledì dopo le 23 per una sparatoria in una zona residenziale della città: nell’appartamento era stato trovato un uomo sui 40 anni con ferite da arma da fuoco. L’uomo, poi identificato come Momika, è morto dopo essere stato portato in ospedale. Secondo i media locali, fino a poco prima di essere ucciso Momika stava facendo una diretta su TikTok.

Non si sa ancora chi l’abbia ucciso, né per quali motivazioni, ma è stata aperta un’indagine preliminare per omicidio e nella notte tra mercoledì e giovedì sono state arrestate cinque persone. Giovedì durante una conferenza stampa il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, ha detto che i servizi segreti partecipano alle indagini perché «c’è il rischio che ci sia una connessione con una potenza straniera».

Il tribunale distrettuale di Stoccolma ha fatto sapere che la sentenza del processo in cui Momika era imputato, prevista per giovedì, è stata rinviata perché uno degli imputati è morto. Un giudice del tribunale, Göran Lundahl, ha confermato ad AP che l’uomo ucciso era Momika. L’altro uomo iracheno a processo si chiama Salwan Najem.

Momika era stato rinviato a giudizio lo scorso agosto insieme a Najem: entrambi erano accusati dalla procura svedese di incitamento all’odio con motivazioni etniche, per quattro diversi episodi. In una delle manifestazioni in cui avevano bruciato il Corano, che si era tenuta a giugno dell’anno scorso davanti alla principale moschea di Stoccolma, prima di bruciare il testo sacro per i musulmani Momika aveva messo una fetta di bacon nel libro (il maiale è un animale considerato impuro dai musulmani) e aveva strappato alcune pagine. Momika aveva detto di voler bruciare il Corano in pubblico perché il libro secondo lui è «un pericolo per le leggi democratiche e per i valori svedesi e umani».