Donald Trump ha detto che da sabato imporrà nuovi dazi doganali del 25 per cento sulle merci importate da Canada e Messico

(AP Photo/Alex Brandon)
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Giovedì il presidente statunitense Donald Trump ha detto che da sabato 1 febbraio imporrà dei nuovi dazi doganali del 25 per cento sulle merci importate da Canada e Messico. Trump ha detto che i dazi «potrebbero aumentare nel tempo oppure no», e che sono legati soprattutto a tre aspetti: i flussi migratori verso gli Stati Uniti, che a suo avviso non vengono controllati a sufficienza dai governi dei due paesi; «i massicci sussidi che stiamo dando al Canada e al Messico con le nostre importazioni»; e il fentanyl, un oppioide inizialmente sviluppato come antidolorifico particolarmente forte, che dà grande dipendenza e che negli ultimi anni ha creato un vasto mercato illegale negli Stati Uniti e una gravissima crisi sanitaria.

Trump aveva minacciato di introdurre questa misura fin dalla campagna elettorale: secondo gli analisti, ha intenzione di usare la possibile introduzione dei dazi come strumento per rinegoziare i termini del commercio internazionale con i propri vicini, che sono tra i più importanti partner commerciali degli Stati Uniti. Trump si è detto più volte convinto anche del fatto che l’aumento del costo delle merci provenienti dall’estero potrebbe portare beneficio all’industria manifatturiera nazionale.

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