Meta pagherà 25 milioni di dollari per chiudere la causa intentata da Donald Trump per la sospensione dei suoi account nel 2021

L'amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg (AP Photo/Godofredo A. Vásquez, File)
L'amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg (AP Photo/Godofredo A. Vásquez, File)

Meta, l’azienda proprietaria tra le altre cose di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha accettato di pagare circa 25 milioni di dollari (24 milioni di euro) per chiudere una causa intentata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo che l’azienda aveva sospeso i suoi account in seguito all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio del 2021. Secondo il Wall Street Journal, che ha dato la notizia, Trump ha firmato l’accordo mercoledì.

Più nello specifico l’accordo prevede che 22 milioni di dollari saranno destinati a un fondo per la biblioteca presidenziale di Trump, il resto servirà a pagare le spese legali. Sempre secondo l’accordo, Meta non ammetterà violazioni.

Trump aveva fatto causa contro Facebook, Twitter (ora X) e Alphabet (la società che controlla Google) nel luglio del 2021, accusandole di censura. Fino a pochi mesi fa non c’erano stati molti passi avanti su questa controversia: a novembre però i colloqui si erano sbloccati quando l’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, era andato a cena a Mar-a-Lago, la residenza di Trump a Palm Beach in Florida, scrive il Wall Street Journal.