La Cassazione ha annullato la condanna del boss mafioso Antonino Madonia per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino

Il palazzo della Corte di Cassazione, a Roma, il 18 gennaio
Il palazzo della Corte di Cassazione, a Roma, il 18 gennaio (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Giovedì la Corte di Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo di Antonino Madonia, membro dell’organizzazione mafiosa Cosa Nostra, boss della cosca di Resuttana, per l’assassinio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie Ida Castelluccio, compiuto nell’agosto 1989 a Villagrazia di Carini, in provincia di Palermo. Madonia era stato condannato per il duplice omicidio sia in primo grado sia in appello, nell’ottobre del 2023. La Cassazione ha accolto il ricorso dei suoi avvocati, pertanto si ripeterà il processo d’appello a Palermo. Le motivazioni della sentenza della Cassazione saranno pubblicate nelle prossime settimane.

Le indagini avevano fatto progressi nel 2015, concludendo che Agostino era stato ucciso dalla mafia perché collaborava alle indagini del giudice Giovanni Falcone, incluse quelle sull’omicidio di Piersanti Mattarella nel 1980. L’avvocato della famiglia di Agostino ha commentato: «Per fortuna Vincenzo e Augusta non hanno ascoltato questa sentenza», riferendosi ai genitori del poliziotto, morti negli scorsi anni. Secondo le indagini l’altro esecutore dell’omicidio, insieme a Madonia, fu Gaetano Scotto, un altro esponente di Cosa Nostra che lo scorso ottobre è stato condannato all’ergastolo in un altro processo. Quando fu uccisa, Castelluccio era incinta.

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