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  • Giovedì 30 gennaio 2025

67 persone sono morte nello scontro tra un aereo di linea e un elicottero militare a Washington

Erano tutte quelle a bordo: l’incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì e le cause non sono ancora chiare

Un elicottero sorvola il fiume Potomac durante le operazioni di soccorso (AP Photo/Carolyn Kaster)
Un elicottero sorvola il fiume Potomac durante le operazioni di soccorso (AP Photo/Carolyn Kaster)

Intorno alle 21 locali (le 3 di notte italiane) un aereo di linea regionale dell’American Airlines si è scontrato in volo con un elicottero militare a Washington DC, negli Stati Uniti: entrambi sono caduti nel fiume Potomac in seguito all’incidente. A bordo dell’aereo c’erano 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, mentre sull’elicottero c’erano 3 militari. Il presidente Donald Trump ha detto che non ci sono sopravvissuti, e che la missione di ricerca dei sopravvissuti è diventata una missione di recupero dei corpi. Il capo dei vigili del fuoco della città ha detto che finora sono stati recuperati i corpi di 27 persone che erano a bordo dell’aereo e di una persona che era sull’elicottero.

Non si sa ancora cosa abbia causato l’incidente. L’aereo era partito da Wichita, in Kansas, e stava atterrando all’aeroporto Ronald Reagan di Washington, quando si è scontrato con l’elicottero. L’aereo era un jet bimotore CRJ-700, gestito dalla società PSA Airlines, sussidiaria dell’American Airlines che si occupa di voli regionali negli Stati Uniti. L’elicottero era uno Sikorsky UH-60 Black Hawk. L’aereo stava arrivando da sud e l’elicottero in direzione opposta: si sono scontrati mentre entrambi si trovavano sopra al fiume Potomac, all’altezza dell’aeroporto. 

Alcuni dei passeggeri dell’aereo erano pattinatori artistici, che tornavano dai  campionati nazionali di pattinaggio artistico che si erano recentemente tenuti a Wichita. Tra i passeggeri c’erano anche pattinatori russi, ha fatto sapere il portavoce del governo russo, Dmitri Peskov.

Le partenze e gli atterraggi all’aeroporto Ronald Reagan sono stati annullati per diverse ore, e l’aeroporto è rimasto chiuso da mercoledì notte fino alle 11 del mattino di giovedì (le 17 in Italia).

L’aeroporto si trova sulla riva occidentale del fiume Potomac, circa 4 chilometri a sud della Casa Bianca e del Campidoglio, la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti, che sono invece sulla riva orientale. L’aeroporto Ronald Reagan è utilizzato principalmente per voli nazionali, oltre che per alcune tratte da e per Canada e America centrale, mentre l’aeroporto più grande di Washington è quello di Dulles, che si trova circa 40 chilometri a ovest: tecnicamente sono entrambi in Virginia, un altro stato.

L’esercito statunitense ha fatto sapere che l’elicottero, di base a Fort Belvoir in Virginia, stava facendo un volo di addestramento: non ha però specificato se al momento dell’incidente stava atterrando a Washington o ripartendo. Il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha detto che l’equipaggio era esperto, e stava facendo un’esercitazione di routine di volo notturno.

Al momento dell’incidente le condizioni meteo all’aeroporto Ronald Reagan erano nella norma: secondo il servizio meteorologico nazionale statunitense il cielo era sereno e non c’erano problemi di visibilità o di venti forti.

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