Quante copie vendono i libri
Un po' di numeri dalle classifiche dell'anno appena finito, per farsi un'idea e trovare sorprese e conferme
![(Il Post)](https://static-prod.cdnilpost.com/wp-content/uploads/2025/01/28/1738101079-libri_dati.jpg)
Si dice sempre che in Italia vengono pubblicati ogni anno tantissimi libri: secondo i dati dell’Associazione degli editori nel 2023 erano stati oltre 85mila. Se dovessimo immaginare una cifra simile anche per il 2024, e la confrontassimo coi dati di vendita certificati dall’istituto GFK (quelli con cui si fanno le classifiche pubblicate dagli inserti culturali dei quotidiani), vedremmo che i titoli che hanno venduto più di 2mila copie sono 3.254: significherebbe che oltre 80 degli 85mila libri pubblicati hanno venduto meno di 2mila copie. E sicuramente decine di migliaia sono libri che non arrivano neanche nelle librerie, o nella maggior parte del territorio, e che hanno vendite esigue.
Questo aiuta già a farsi un’idea di quali possano essere le consuetudini e gli obiettivi di vendita dei libri pubblicati dagli editori professionali, quelli che ci capita di vedere sui banchi delle librerie in cui entriamo e ci aggiriamo, o di cui leggiamo le recensioni sui siti e sui giornali: anche molti dei lettori più appassionati e dei frequentatori assidui delle librerie non hanno infatti quasi mai un ordine di idee di quale sia il numero di copie vendute dei libri anche più noti, o i metri su cui viene misurato il loro successo.
Una cosa importante da premettere, prima di vedere un po’ di questi numeri relativi all’anno da poco finito, è che i risultati e i successi o insuccessi di un libro non si misurano sui suoi dati assoluti di vendita, ma sulle aspettative. La stampa, la distribuzione, il magazzino hanno dei costi per cui una delle sapienze degli editori è di ipotizzare più correttamente possibile i risultati di un libro, e investire di conseguenza nella sua produzione (e nell’anticipo agli autori, e nelle altre spese) in modo da non trovarsi ad avere speso più di quello che hanno ricavato: e possibilmente il contrario.
Per farla semplice: un libro stampato in cinquemila copie che ne vende 5mila è un successo (ancora di più se ne vende 10mila, ed è stato quindi ristampato); un libro stampato in 50mila copie che ne vende 20mila è un fallimento (un disastro): d’altronde, per prevenire la domanda, se si stampano troppo poche copie si rischia di non averne abbastanza per dare al libro visibilità e per venderne tempestivamente in base alla richiesta.
Poi ci sarebbero anche molte altre cose da considerare, nel giudicare il mercato dei libri nel suo complesso oggi: l’influenza delle vendite su Amazon e delle sue dinamiche di promozione e prevendita, il rilievo dei libri di scuola, le strategie delle grandi librerie di catene legate agli editori. Ma questo diventerebbe un saggio di duecento pagine, mentre proverà a essere solo un elenco di indicazioni per farsi un’idea di quante copie vendano i libri nuovi più venduti o più noti.
Tutti convengono che anche i grandi bestseller non vendano più tanto quanto avveniva anni fa. Il ciclo di vita, promozione e visibilità dei libri si è accorciato, e i risultati dei successi maggiori si sono ridimensionati. In compenso, diversi libri conoscono delle continuità di tempo maggiori, o anche delle riscoperte, quindi raggiungono cifre di vendita considerevoli, ma in un arco di tempo più lungo, anche di molti anni.
Nel 2024 tre libri nuovi hanno superato le 200mila copie vendute, stando ai dati GFK: sono, nell’ordine, Il Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo, Un animale selvaggio di Joël Dicker e Tatà* di Valérie Perrin. Questi ultimi due sono anche tra le rare eccezioni di libri di autori stranieri nelle prime posizioni. Nei primi cinquanta ce ne sono solo altri cinque, tra cui quattro donne: Thrity Umrigar, Fred Vargas, Alicia Giménez Bartlett, Tillie Cole, Murakami Haruki.
I libri usciti nel 2024 che hanno venduto tra le 100mila e le 200mila copie sono tredici. Tra questi ci sono i gialli di autori molto popolari – Donato Carrisi*, Antonio Manzini, Gianrico Carofiglio (che sopra le 100mila copie ha anche il suo saggio* sull’imperfezione) – i libri di Zerocalcare e di Fabio Volo, il romanzo di Silvia Avallone, e quelli di alcune delle molte autrici che in questi anni stanno dominando le classifiche provenienti da percorsi originali o spontanei, più indipendenti dai sistemi di comunicazione e promozione tradizionali, spesso legati al passaparola sui social network (ma ormai anche gli editori investono nel sostenere questi passaparola): Milena Palminteri, Francesca Giannone, Stefania S. Sopra le 100mila copie è anche l’ultimo libro di Gianluca Gotto, motivatore e ispiratore che ha venduto nel 2024 anche altre decine di migliaia di copie dei suoi libri precedenti.
I libri che hanno venduto tra le 50mila e le 100mila copie sono una trentina: tra gli autori e le autrici che hanno raggiunto questi numeri coi loro libri nuovi ci sono Roberto Vecchioni, Antonio Scurati, Maurizio De Giovanni (due libri*), Chiara Valerio, Matteo Bussola, Chiara Gamberale, Alicia Giménez Bartlett, Fred Vargas, Ferzan Ozpetek e Murakami Haruki. E Antonio Manzini con un secondo giallo. In questa fascia ci sono anche due libri di Felicia Kingsley – altra autrice italiana di grande successo sui social network –, che ne ha molti altri disseminati nelle posizioni successive, del genere definito “romance”. I libri di “non fiction” che superano le 50mila copie sono invece quelli di Gino Cecchettin, di Corrado Augias, di Selvaggia Lucarelli, di Paolo Del Debbio, di Bruno Vespa (il cui libro natalizio ha venduto un po’ di più di quello dell’anno scorso, che però era uscito un paio di settimane più tardi). Tutti libri i cui successi sono molto legati alla visibilità televisiva degli autori o ai fatti dell’attualità.
– Leggi anche: È il grande momento dei romanzi rosa
Tra gli autori i cui libri hanno venduto fra le 30 e le 50mila copie (sono circa settanta libri) ci sono Francesco Guccini, John Grisham, Sally Rooney*, Lorenzo Marone*, Federica Manzon col libro che ha vinto il premio Campiello, Alma (L’età fragile, il libro di Donatella Di Pietrantonio che ha vinto il premio Strega, ha invece superato le 200mila copie ma era uscito alla fine del 2023). In questa quota c’è anche l’inedito di Gabriel García Márquez pubblicato da Mondadori, Ci vediamo in agosto.
Nella “non fiction” hanno invece venduto più di 30mila copie i libri di Paolo Crepet, Mario Calabresi, Sigfrido Ranucci, Milena Gabanelli e Simona Ravizza*, Francesco Costa, Gad Lerner, Federico Rampini, Francesca Fagnani, Roberto Saviano, Gerry Scotti*. Anche qui è facile notare, con qualche eccezione, la rilevanza del fattore televisivo nella promozione degli autori. E papa Francesco con la sua autobiografia del 2024 (un’altra è uscita all’inizio del 2025). Sopra le 30mila copie è anche il libro del generale Vannacci del 2024, mentre supera le 40mila il librone sull’esistenza di Dio di Michel-Yves Bolloré, che aveva ricevuto una grande promozione a primavera.
Fermiamoci per segnalare un altro fattore da considerare: alcuni di questi libri hanno raggiunto i rispettivi risultati in molti mesi, mentre altri sono usciti nelle ultime settimane dell’anno. Tranne che per i libri più venduti – che a volte diventano dei long seller – i maggiori numeri di vendite si fanno di solito nelle settimane o nei pochi mesi a ridosso dell’uscita (Spare del principe Harry fu il libro più venduto del 2023, 306mila copie: nel 2024 ne ha vendute appena 5mila), quindi la differenza di tempo non è tanto rilevante per i libri usciti prima dell’autunno. Abbiamo messo un asterisco* accanto ai libri usciti invece negli ultimi due mesi del 2024, per indicare che i loro numeri potrebbero avere ancora variazioni sensibili.
I libri tra le 20 e le 30mila copie sono quasi novanta. Gli autori che raggiungono queste cifre sono anche qui molti autori di gialli (Massimo Carlotto, ancora Simoni, Jacopo De Michelis, Giancarlo De Cataldo, Marco Vichi). Tra i libri più “letterari” ci sono quelli di Sandro Veronesi, di Diego De Silva e di Antonio Franchini, e La strangera di Marta Aidala, il cui buon risultato era stato piuttosto inatteso e molto raccontato (i risultati “inattesi” sono i veri successi del mercato editoriale: quelli che vanno meglio di come ci si sarebbe aspettati, come dicevamo). E Romanzo russo* di Alessandro Barbero. I libri di non fiction in questa fascia sono quelli di Daria Bignardi, Massimo Recalcati, Paolo Mieli, Vittorio Lingiardi*, Luciano Canfora, Marco Travaglio*, Piergiorgio Odifreddi; ma tra i non “scrittori” anche quelli di Geolier* e di Matteo Salvini, e la raccolta di interviste con Gianluca Vialli pubblicata da Mondadori un anno dopo la sua morte.
Fino a questo punto della classifica la “non fiction straniera” è stata praticamente inesistente, con le spurie eccezioni dell’autobiografia del Papa e del libro sull’esistenza di Dio di Bolloré. Il primo libro nuovo di questa categoria a superare le 20mila copie è Che significa diventare adulti? di Banana Yoshimoto, a cui si aggiunge una biografia, quella della principessa del Galles pubblicata da Rizzoli. Nemmeno il saggio di Jonathan Haidt sulle giovani generazioni e la tecnologia – La generazione ansiosa – che aveva ottenuto grandi attenzioni, recensioni, copertine, ha raggiunto le ventimila copie, per poco.
– Leggi anche: Non è un bel momento per l’editoria italiana
Hanno venduto tra le 10 e le 20mila copie più di trecento libri: è una quota affollata dai libri di molti autori di piccolo ma soddisfacente successo, da altri su cui c’erano aspettative maggiori, o invece da libri di moderate prospettive che sono andati meglio delle previsioni. Impossibile quindi valutare i loro risultati come simili, se non a partire appunto dalle aspettative e dagli investimenti fatti. Tra gli autori e le autrici più noti ad avere venduto questi numeri ci sono Daniel Pennac*, Walter Veltroni (con due libri diversi), Susanna Tamaro, Erri De Luca, Claudio Bisio. Trascuriamo di citare qui diversi autori (Robecchi, Simoni, tra gli altri) che hanno pubblicato più libri nel 2024, e quelli più venduti sono nelle fasce superiori. Tra i libri di non fiction ci sono quelli di Gianluigi Buffon*, Dario Fabbri, Lilli Gruber, Paolo Rumiz, Stefano Nazzi, Stefano Mancuso*, il librone di Angela Merkel* (i cui diritti sono probabilmente costati molto, rispetto al risultato), Ucronia di Emmanuel Carrère e l’autobiografia di Al Pacino, che ha venduto poco più di diecimila copie. E il saggio di Anna Foa, Il suicidio di Israele. E L’oroscopo 2025 di Paolo Fox.
– Ascolta anche: La memoria della Shoa al tempo di Gaza, con Anna Foa
Poi sotto le 15mila ci sono anche i libri di Alessandro Di Battista, Nicola Porro, Matteo Renzi, Alessandro Orsini, Andrea Pennacchi, Luca Ricolfi, Ilary Blasi, Vittorio Sgarbi, Vera Gheno, Carlo Cottarelli, Massimo Giannini con Romano Prodi, Giuseppe Cruciani e due di Daniel Lumera su “meditazione e benessere”. Nella letteratura degli autori e autrici più noti e celebrati hanno fatto questi numeri i libri di Elizabeth Strout, di Domenico Starnone e di Alessandro Piperno. E ha ottenuto queste vendite anche il libro di Enrico Deaglio sull’Italia degli anni Settanta che – se escludiamo un libro di cucina e uno di viaggi – è stato il libro più venduto tra quelli con un prezzo di copertina di almeno 30 euro (i successivi, ma sotto le diecimila copie, sono quelli di Filippo Ceccarelli su Berlusconi e di Beppe Severgnini sull’Inter).
Di poco sopra le diecimila copie ci sono anche il librone di Giordano Bruno Guerri su Mussolini e la riedizione di Falce e carrello di Bernardo Caprotti, che era stato ripubblicato in reazione al libro del 2023 contro l’autore – cofondatore di Esselunga – di suo figlio Giuseppe Caprotti, e assai promosso nei supermercati Esselunga.
Tra le 5mila e le 10mila copie si trovano centinaia di titoli, ed è l’ultima fascia in cui alcuni libri possono essere considerati comunque dei successi: sono vendite non facili da raggiungere per certi autori sconosciuti al loro primo libro, per molti editori piccoli, per molte pubblicazioni di aspettative limitate, per molti scrittori di inesistente visibilità televisiva o social, e per la non fiction di autori stranieri. Poi ci sono naturalmente anche risultati deludenti, di libri da cui invece ci si aspettava di più, per via dell’argomento o della notorietà dell’autore o dell’autrice, o della promozione su cui l’editore ha investito (questo non significa che per molti autori anche vendere tre o quattromila copie non sia un ottimo e soddisfacente risultato, dal loro punto di vista; i libri di “non fiction straniera” che hanno superato le 5mila copie sono appena 42, tra i quali alcune biografie, diversi libri del papa e alcune riedizioni).
Hanno venduto quasi 10mila copie i libri di scrittori come Michele Masneri, Daniele Mencarelli, Giacomo Papi, Michele Mari, Mariangela Gualtieri, Andrea De Carlo, Ilaria Gaspari, Paola Mastrocola e Dario Voltolini. Vicini alle diecimila copie sono anche i numeri di Cose spiegate bene del Post, che hanno però dimostrato una “coda lunga” di vendite successive per cui i primi numeri pubblicati gli anni precedenti hanno ormai abbondantemente superato le 25mila copie. Nei dati GFK non sono peraltro conteggiate le migliaia di copie vendute dal sito del Post.
Gli stessi numeri hanno poi ottenuto i libri di alcuni autori più noti, direttori di giornali, politici, ospiti televisivi. Il libro sul latino di Vittorio Feltri, quello di Antonio Polito, quello di Monica Maggioni, quello di Renato Pozzetto, quello di Maurizio Molinari, quello di Piero Marrazzo, quello di Marcello Veneziani, quello di Luca Zaia, quello di Massimo Cacciari, e per poco c’è dentro anche Antonio Padellaro. Insieme al libro di Tony Blair pubblicato dalla nuova casa editrice Silvio Berlusconi Editore.
Poco sopra le cinquemila copie è il libro di Bob Woodward – celebre giornalista statunitense – pubblicato da Solferino e probabilmente costato più di altri autori, a conferma delle fatiche della non fiction straniera di cui abbiamo già detto. Anche se la delusione più palese e vistosa in questa sezione riguarda il libro del famoso romanziere Salman Rushdie sull’attentato di cui è stato vittima, Coltello, che non ha raggiunto nel 2024 le tremila copie vendute.
Ha concluso il 2024 sotto le cinquemila copie vendute la quasi totalità dei libri pubblicati nel 2024 (sono solo mille in tutto quelli che hanno superato questo risultato). In questa ultima quota tra le duemila e le cinquemila copie ci sono anche il libro di Marcello Sorgi su Berlinguer, quello di Daniele Capezzone, quello di Mario Monti, quello di Whoopi Goldberg, quello di Giampiero Mughini, quello del magistrato Nino Di Matteo, e quello di Elly Schlein scritto con Susanna Turco, L’imprevista. Anche il nuovo romanzo dell’autore statunitense di bestseller Robert Harris, la raccolta di fantasie erotiche curata dall’attrice Gillian Anderson e il Romanzo di un maschio delle autrici satiriche che si firmano Eterobasiche hanno venduto tra le due e le cinquemila copie. Sono in questa fascia dei dati GFK anche i libri più venduti del brand del Post Altrecose, L’Africa non è un paese e Mostri, che però raggiungono in realtà quella superiore se si sommano le migliaia di copie acquistate sul sito del Post.
Fuori dalle prime diecimila posizioni e sotto le 1.800 copie ci sono, come dicevamo, decine di migliaia di titoli: la gran parte sono libri con piccole aspettative, ma tra questi ci sono anche autori di qualche fama e libri che hanno avuto discrete pubblicità, come nel caso del libro del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Come abbiamo però detto, i libri pubblicati nel 2024 sono solo una quota minoritaria dei libri venduti nel 2024: ci sono titoli degli anni precedenti che hanno continuato ad avere discrete vendite, oltre a quelli del “catalogo”, ovvero libri pubblicati da molto tempo che mantengono una stabile quota di vendite ogni anno, e che per molti editori sono un capitale essenziale dei propri risultati economici.
Tra i diecimila libri più venduti nel 2024, i tre di più antica pubblicazione sono tutti della collana “Piccola biblioteca” Adelphi: la raccolta 101 storie zen, E l’uomo incontrò il cane di Konrad Lorenz e Al di là del bene e del male di Friedrich Nietzsche. Tutti e tre hanno aggiunto nel 2024 tra le tre e le seimila copie al loro totale del venduto in ormai mezzo secolo. Ha venduto quasi altre ventimila copie anche Il gabbiano Jonathan Livingston, pubblicato nella BUR Rizzoli nel 1977. Ma tra le edizioni risalenti al secolo scorso le più vendute nel 2024 sono tutti Adelphi, che ha appunto un “catalogo” molto forte: Siddhartha, Lolita e L’insostenibile leggerezza dell’essere (ci sono molti classici che sono ormai “nel pubblico dominio”: significa che non sono esclusiva di un singolo editore e hanno quindi diverse versioni in classifica; le varie edizioni del Piccolo principe sommate insieme – o quelle di 1984 –, per esempio, superano i numeri dei titoli citati).
Il libro che ha complessivamente venduto più di tutti, superando di poco il milione di copie, è il primo volume di L’amica geniale di Elena Ferrante, che ha aggiunto quasi sessantamila copie nel 2024. Mentre tra i libri più venduti del 2024 ma pubblicati negli anni precedenti, il primo è La portalettere di Francesca Giannone del 2023 (terzo dopo Cazzullo e Dicker), seguito dal già citato L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del premio Strega (quinto in assoluto) e dal libro del 2021 di Gianluca Gotto. La vegetariana di Han Kang, che ha vinto il premio Nobel, era uscito nel 2019 e ha venduto più di settantamila copie nel 2024, che si sommano alle oltre ventimila dei cinque anni precedenti.
– Ascolta anche: Due storie dalla Corea del Sud e un amore che finisce con la DDR
Un’ultima parola per i risultati degli editori, che sono naturalmente poco paragonabili tra loro. Anche tra i libri più venduti ce ne sono infatti di pubblicati da editori molto grandi e ricchi, che fanno uscire decine o centinaia di titoli ogni anno, come ce ne sono di editori piccoli e che in un anno possono mandare in libreria meno di venti libri nuovi. E poi ci sono editori fortemente avvantaggiati dal possedere catene di librerie proprie che promuovono con maggiore impegno e visibilità le proprie uscite. Ma proprio per dare un’idea del loro potere e dei loro risultati, queste sono le case editrici che nel 2024 hanno pubblicato almeno otto libri che hanno venduto più di diecimila copie: Mondadori 57, Newton Compton 55 (9 di Elle Kennedy, 5 di Felicia Kingsley), Rizzoli 35, Einaudi 34, Feltrinelli 28, Sperling & Kupfer 27, Giunti 14, Panini Comics 13, Star Comics 13, Sellerio 12, Garzanti 12, Salani 12, Longanesi 12, Piemme 10, La nave di Teseo 9, Magazzini Salani 9, Libreria Pienogiorno 8, Electa 8, Nord 8, Solferino 8.