Israele resterà a tempo indeterminato nella zona cuscinetto al confine con la Siria
Lo ha detto il ministro della Difesa: l'area era stata occupata a dicembre, dopo la fine del regime di Bashar al Assad
![Soldati israeliani nella "zona cuscinetto" tra Israele e Siria (AP Photo/Matias Delacroix)](https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2025/01/29/1738128750-israele-siria.jpg)
Martedì il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto che l’esercito israeliano continuerà a occupare la “zona cuscinetto” che divide il proprio confine da quello della Siria «a tempo indeterminato».
La zona in questione si trova nelle alture del Golan, un territorio conteso da decenni: Israele l’aveva occupata a dicembre, dopo la fine del regime siriano di Bashar al Assad, sostenendo che fosse un’operazione «temporanea difensiva». Martedì Katz ha detto che l’esercito resterà lì per un tempo indefinito «per garantire la sicurezza delle comunità delle alture del Golan e del nord e di tutti i residenti di Israele».
La zona occupata dall’esercito israeliano si trova sul versante siriano del monte Hermon, che con i suoi 2.814 metri è uno dei più alti del Medio Oriente. Le alture del Golan sono un territorio che Israele occupò militarmente nel 1967 durante la guerra dei Sei giorni, dopo averlo sottratto al controllo della Siria: la loro sistemazione attuale fu decisa tramite un accordo negoziato dall’ONU nel 1974 (dopo un’altra guerra, quella dello Yom Kippur), che prevedeva proprio la creazione della “zona cuscinetto”, grande circa 400 chilometri quadrati, che sarebbe stata pattugliata da una missione delle Nazioni Unite per evitare nuove guerre tra le due parti.
Quando lo scorso dicembre Israele occupò una parte di zona cuscinetto definendo l’occupazione una misura temporanea, il governo disse che l’occupazione sarebbe durata fino a quando non fosse stato trovato quello che Israele considera «un accordo adeguato». Ci sono molti dubbi sul fatto che Israele sia realmente intenzionato a ritirarsi dietro ai confini decisi nel 1973.