Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata per i casi dei pandori e delle uova di Pasqua

(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)

L’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio con l’accusa di truffa aggravata per i casi dei pandori Balocco e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi: in entrambi i casi, che negli ultimi mesi hanno ricevuto molta attenzione mediatica, Ferragni era stata accusata di aver realizzato campagne promozionali ingannevoli sulla devoluzione in beneficenza di una parte del denaro ricavato dalla vendita dei prodotti. Ferragni aveva tentato di rimediare al danno d’immagine con alcuni accordi economici in cui aveva devoluto somme in beneficenza.

Mercoledì mattina agli avvocati di Ferragni è stato notificato un decreto di citazione diretta in giudizio, un procedimento previsto per alcuni tipi di reati in cui non c’è l’udienza preliminare, cioè la fase in cui il giudice per l’udienza preliminare (GUP) deve decidere sulla base delle indagini svolte dalla procura se far partire effettivamente un processo: in questo caso Ferragni è stata direttamente rinviata a giudizio e il processo inizierà il prossimo 23 settembre. Secondo quanto concluso dalla procura di Milano, Ferragni avrebbe truffato i consumatori tramite le due campagne promozionali e, per mezzo di queste presunte truffe, ottenuto un profitto complessivo di 2,2 milioni di euro.