Una sfilata attesa da 10 anni
Cioè quella di “haute couture” disegnata per Valentino da Alessandro Michele, che non ne aveva mai fatta una
![Vertigineux, la sfilata di haute couture di Valentino, Parigi, 29 gennaio 2025
(Daniele Venturelli/Getty Images for Valentino)](https://static-prod.cdnilpost.com/wp-content/uploads/2025/01/29/1738166797-GettyImages-2196580514.jpg)
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Ha appena sfilato a Parigi la collezione haute couture dell’azienda di moda Maison Valentino, la prima di questo tipo mai disegnata da Alessandro Michele, diventato famoso in tutto il mondo come direttore creativo dell’azienda Gucci e ora alla guida appunto di Valentino. Michele aveva già presentato per Valentino una collezione a settembre, anche allora la più attesa della stagione.
C’erano molte aspettative perché Michele non si era mai cimentato con i tessuti, i materiali preziosi, le lavorazioni intricate e le tante possibilità che offre la haute couture, l’alta moda fatta su misura e destinata alle clienti più ricche e a grandi occasioni, come i red carpet. Questo semplicemente perché Gucci, che aveva guidato dal 2015 al 2022, non fa haute couture che però, secondo molti critici, è particolarmente congeniale a Michele.
La collezione si chiama Vertigineux, “che dà le vertigini”, una sensazione che Michele voleva provocare con i 48 abiti e con il finale, decisamente insolito per una sfilata, con le modelle che camminavano al buio illuminate da lampi di luce e in sottofondo Danza dei cavalieri di Sergei Prokofiev.
Gli abiti erano quasi costumi di scena e molto diversi tra loro: ognuno, ha spiegato Michele nelle note alla sfilata, voleva richiamare «una pluralità di mondi», era il «nodo di una rete di significati» e la sfilata era un tentativo di mettere ordine al caos dell’universo ma anche di contemplarlo.
Anche questa volta, Michele è stato accusato di aver riproposto il suo gusto personale e di non essere rimasto fedele alla storia dell’azienda e alla nuova identità – fresca, elegante, lirica – data dal precedente direttore creativo, Pierpaolo Piccioli. In realtà molti abiti erano rivisitazioni di modelli di haute couture disegnati da Valentino Garavani, il fondatore dell’azienda, a partire da un grande lavoro di ricerca negli archivi del marchio, rivendicato più volte da Michele.
Michele è tra le personalità più note nel mondo della moda e ha rivoluzionato il gusto del pubblico nei suoi anni da Gucci, di cui triplicò i ricavi nei primi quattro anni (nel 2019 il fatturato fu di 9,6 miliardi di euro). È a Valentino da marzo 2024, dove ha preso il posto di Pierpaolo Piccioli cambiando decisamente lo stile dell’azienda e rendendolo molto più sontuoso, romantico e barocco.
– Leggi anche: La prima collezione di Alessandro Michele per Valentino
![Una foto dell'abito che ha aperto la collezione e di quello che l'ha ispirata, realizzato nel 1992](https://static-prod.cdnilpost.com/wp-content/uploads/2025/01/30/1738227873-valentino-archivio.png)
Dall’account su Instagram di Francesco Farachi, che nelle Storie ha mostrato altri abiti ispirati all’archivio