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  • Lunedì 27 gennaio 2025

Cinque storie dalla Serie B di calcio

Un attaccante promettente, diverse sorprese, una squadra blasonata in rotta e anche una "maledizione"

L'esultanza dell'attaccante dello Spezia Francesco Pio Esposito, 19 anni, dopo il gol segnato contro il Cittadella lo scorso 8 dicembre (Tano Pecoraro/LaPresse)
L'esultanza dell'attaccante dello Spezia Francesco Pio Esposito, 19 anni, dopo il gol segnato contro il Cittadella lo scorso 8 dicembre (Tano Pecoraro/LaPresse)
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Non è una sorpresa che il Sassuolo sia primo in classifica dopo 23 giornate della Serie B maschile di calcio (su 38), se si considera che è retrocesso lo scorso anno dalla Serie A e ha tenuto molti dei calciatori più importanti; è invece inatteso che le altre due retrocesse della scorsa stagione, la Salernitana e il Frosinone, siano rispettivamente terzultima e penultimo e rischino seriamente di finire in Serie C. Stanno andando bene il Pisa e lo Spezia, ma anche la Juve Stabia, che è stata promossa in Serie B la scorsa estate ed è al momento quinta in classifica. Come ogni anno, insomma, in Serie B succedono tante cose, alcune abbastanza imprevedibili.

La classifica della Serie B dopo 23 giornate

Le prime tre della classifica
Sabato scorso lo Spezia ha vinto 2-1 contro il Sassuolo, riducendo il distacco tra la prima e la terza classificata: adesso il Sassuolo ha 52 punti, il Pisa 50 e lo Spezia 45. Tutte e tre stanno tenendo un ritmo molto alto, e infatti la quarta classificata, la Cremonese, ha 8 punti in meno dello Spezia. Fino a un po’ di anni fa a fine campionato se la terza aveva almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta, allora non si giocavano i playoff (a cui partecipano le squadre dalla terza all’ottava) per determinare la terza squadra promossa, ma andavano direttamente in Serie A le prime tre: successe una volta, nel 2007, con Juventus, Napoli e Genoa. Dal 2017-2018 però i punti di vantaggio della terza sulla quarta necessari per non giocare i playoff sono diventati 15, ed è quindi difficile che accada.

È più facile che Sassuolo, Pisa e Spezia si giocheranno la promozione diretta, che spetta alle prime due squadre. Il Sassuolo ha giocatori decisamente fuori categoria come Armand Laurienté, Kristian Thorstvedt e soprattutto Domenico Berardi, che è rientrato a inizio ottobre dall’infortunio e ha già fatto 4 gol e 10 assist in 15 partite giocate. In generale il Sassuolo ha segnato 51 gol in 23 partite, 12 in più del secondo miglior attacco, quello del Pisa.

Il Pisa, dopo aver perso la finale playoff ai supplementari contro il Monza nel 2022, negli ultimi due campionati era arrivato a metà classifica; quest’anno invece sta andando alla grande e punta a tornare in Serie A per la prima volta dal 1991. L’allenatore è l’ex attaccante del Milan Filippo Inzaghi, che finora ha sempre faticato quando ha allenato in Serie A ma ha invece dimostrato di cavarsela meglio alla guida di squadre che avevano la promozione come obiettivo (passò dalla C alla B con il Venezia e giocò i playoff per andare in A l’anno successivo; poi vinse la Serie B con il Benevento nel 2020 e raggiunse i playoff con la Reggina nel 2023). Anche in questa occasione, Inzaghi sembra aver creato un gruppo molto unito e portato tanto entusiasmo intorno alla squadra: lo stadio è quasi sempre pieno ed è il secondo del campionato per percentuale di riempimento.

Lo Spezia invece, dopo tre anni in Serie A, nell’estate del 2023 era retrocesso e l’anno scorso aveva rischiato addirittura di finire in Serie C (arrivò 15°, alla fine). Quest’anno è tornato a competere per la promozione grazie alle prestazioni di un giovane centravanti  e a un’ottima fase difensiva (finora ha subìto 15 gol).

La curva del Pisa nell’ultima partita, quella vinta 1-0 contro la Salernitana (Alessandro La Rocca/LaPresse)

Francesco Pio Esposito, un attaccante di cui si parlerà
Esposito ha 19 anni, ha già segnato 11 gol ed è finora il miglior marcatore del campionato assieme all’attaccante del Catanzaro Pietro Iemmello. È il terzo dei fratelli Esposito, tutti calciatori in ascesa. Il più grande, Salvatore, gioca come centrocampista sempre nello Spezia, mentre Sebastiano, 22 anni, è attaccante dell’Empoli, con cui ha già segnato 8 gol in Serie A. I due attaccanti sono di proprietà dell’Inter, che li ha ceduti in prestito.

Francesco Pio Esposito viene descritto da molti come un centravanti “vecchio stile”, uno di quegli attaccanti fisicamente imponenti e molto concreti, bravi soprattutto a prendere posizione e a farsi trovare nel posto giusto per far gol. Segna spesso da vicino alla porta avversaria, è molto forte di testa e, pur avendo solo 19 anni, è alto e robusto abbastanza per farsi valere contro difensori più esperti di lui. È l’attaccante ideale per una squadra come lo Spezia, che punta a concedere poche occasioni agli avversari e a sfruttare quelle che ha a suo favore, spesso da palla inattiva.

Un po’ di gol di Francesco Pio Esposito con lo Spezia

La discesa di Salernitana e Frosinone
Fino a un quarto d’ora dalla fine della scorsa Serie A il Frosinone, allenato da Eusebio Di Francesco, era fuori dalle ultime tre posizioni della classifica e quindi salvo; poi però un gol di Keinan Davis dell’Udinese al 76° minuto dell’ultima giornata e la contemporanea e inattesa vittoria dell’Empoli contro la Roma lo fecero retrocedere, dopo un campionato giocato in modo brillante soprattutto nella prima parte. Quest’anno sta andando molto peggio: il Frosinone è penultimo e nell’ultima giornata ha perso 3-0 in casa contro il Südtirol, che lo ha superato in classifica.

Nella scorsa stagione aveva preso molti calciatori in prestito e quindi ora è una squadra molto diversa da quella che ha giocato la Serie A, senza dubbio più debole. Nelle prime nove giornate con il nuovo allenatore Vincenzo Vivarini (che era andato piuttosto bene con il Catanzaro l’anno prima) ha ottenuto una vittoria, tre pareggi e cinque sconfitte; Vivarini è stato sostituito con l’allenatore della Primavera Leandro Greco, con il quale le cose sono andate un po’ meglio, ma non abbastanza per il momento da consentire al Frosinone di risalire la classifica.

Sta succedendo in parte una cosa simile alla Salernitana, anche lei retrocessa dalla Serie A (ma dopo un campionato disastroso nel quale ottenne appena 17 punti in 38 partite ed ebbe vari problemi societari) e attualmente terzultima in classifica. Dopo aver avuto quattro allenatori la scorsa stagione, in questa è già a tre: l’attuale, Roberto Breda, era già stato sia calciatore sia allenatore della Salernitana. Nel calciomercato di gennaio sono arrivati otto nuovi giocatori, una mossa che la Salernitana ha fatto spesso negli ultimi anni: nel 2022 le andò benissimo, rimontò dall’ultimo posto in Serie A e si salvò all’ultima giornata.

L’ambiziosa Juve Stabia
La Juve Stabia, squadra di Castellammare di Stabia (Napoli), è invece una delle sorprese positive di questa Serie B. Già l’anno scorso aveva ottenuto una promozione inattesa, costruita sull’organizzazione data dall’allenatore Guido Pagliuca e sulle intuizioni del giovanissimo direttore sportivo Matteo Lovisa, che ha 28 anni. Tra queste c’è Andrea Adorante, attaccante di 24 anni che, dopo aver segnato 12 gol in 15 partite dal suo arrivo alla Juve Stabia nel gennaio del 2024, quest’anno in Serie B sta continuando a giocare bene: ha già segnato 9 gol, a ottobre è stato premiato come miglior calciatore del mese e non è sembrato risentire molto del passaggio di categoria.

Dopo 23 giornate è quinta in classifica, quindi con buone possibilità di andare ai playoff. È la seconda squadra più giovane per età media dei calciatori mandati in campo (24 anni, la prima è il Frosinone con 23,5) e Pagliuca sta dando spazio ad alcuni giovani interessanti. Prima di questa stagione non giocava in Serie B dal 2019, mentre non è mai stata in Serie A.

L’assist di tacco di Adorante per il gol di Piscopo nella vittoria della Juve Stabia contro la Carrarese

Massimo Coda e la “maledizione” di Stefan Schwoch
La stagione della Sampdoria è stata fin qui molto negativa: ha già avuto tre allenatori diversi (dopo Andrea Pirlo e Andrea Sottil è arrivato Leonardo Semplici), si è fatta rimontare in diverse partite ed è sedicesima con solo un punto in più della diciannovesima. C’è insomma un generale senso di negatività che circonda la squadra ormai dall’estate del 2023, quella della retrocessione. Tutto questo nonostante sia la seconda della Serie B per monte ingaggi, cioè per i soldi spesi per pagare gli stipendi ai calciatori. In effetti alla Sampdoria ci sono diversi giocatori forti e quotati, come Gennaro Tutino e Massimo Coda, due attaccanti che spesso erano stati tra i migliori della Serie B.

Coda in particolare è considerato una sorta di “leggenda” del campionato, un attaccante che ha giocato spesso grandi stagioni in Serie B e che invece non è mai riuscito ad affermarsi in Serie A. Quando giocava nel Lecce, tra il 2020 e il 2022 è stato per due stagioni consecutive il miglior marcatore del campionato. In cinque occasioni ha segnato più di 15 gol, con quattro squadre diverse (oltre al Lecce la Salernitana, il Benevento e la Cremonese). Tutto questo lo ha portato, a 36 anni, a cominciare questa stagione con soli 8 gol in meno del miglior marcatore della storia della Serie B Stefan Schwoch, che ne segnò 135 tra il 1995 e il 2008 con Ravenna, Venezia, Napoli, Torino e Vicenza.

Daniele Cacia e Andrea Caracciolo, due attaccanti che smisero di giocare in Serie B una decina di anni dopo Schwoch, si fermarono rispettivamente a 134 e 132 gol, tanto che tra commentatori e appassionati si cominciò a parlare di “maledizione” di Schwoch. Coda per il momento ha segnato solo 6 gol e sta giocando una stagione un po’ deludente per i suoi standard, anche a causa di alcuni problemi fisici e in generale di una fase offensiva lacunosa e poco produttiva della squadra. Gli mancano comunque solo 2 gol per raggiungere Schwoch e 3 per superarlo: ha 15 partite a disposizione per farlo in questa stagione.