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  • Lunedì 27 gennaio 2025

Gli Stati Uniti hanno detto che il cessate il fuoco in Libano è stato esteso

È scaduto domenica ma l'esercito israeliano non si è ritirato, e ora dovrebbe durare fino al 18 febbraio

I mezzi delle Nazioni Unite a Chehabiyeh, un paese nel sud del Libano (AP Photo/Hussein Malla)
I mezzi delle Nazioni Unite a Chehabiyeh, un paese nel sud del Libano (AP Photo/Hussein Malla)
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I governi di Libano e Stati Uniti hanno annunciato che l’accordo sul cessate il fuoco in Libano è stato esteso fino al 18 febbraio: era entrato in vigore lo scorso 27 novembre grazie a un accordo tra Israele e Hezbollah ed era scaduto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio. L’accordo aveva messo fine alla fase più intensa degli attacchi di Israele in Libano, compiuti da fine settembre, quando il suo esercito aveva anche invaso il sud del paese, sostenendo di voler mettere in sicurezza il confine settentrionale d’Israele e smantellare la presenza del gruppo politico e militare Hezbollah.

L’estensione dell’accordo è stata mediata dal governo statunitense, che per questo l’ha annunciata. Israele e Hezbollah non hanno ancora confermato l’accordo.

Venerdì il governo israeliano aveva già fatto sapere che le truppe del suo esercito sarebbero rimaste nel sud del Libano oltre la scadenza, ritenendo che l’accordo stipulato per il cessate il fuoco non fosse ancora stato del tutto applicato dal Libano. L’accordo prevedeva che nei 60 giorni di cessate il fuoco l’esercito israeliano si ritirasse dalle zone meridionali del Libano che aveva invaso, mentre Hezbollah avrebbe dovuto spostare le sue forze a nord del fiume Litani (o Leonte).

Con questi spostamenti si creerebbe una zona cuscinetto dove dovrebbe intervenire l’esercito regolare libanese, che è diverso da quello di Hezbollah. Venerdì il governo israeliano aveva detto tramite un portavoce che lo spostamento delle truppe libanesi a sud e di Hezbollah a nord non stava avvenendo in modo «abbastanza veloce», e per questo non si sarebbe ritirato secondo gli accordi iniziali. Con l’estensione dell’accordo ci saranno altre tre settimane per completare queste operazioni.

Domenica 26 gennaio, dopo la scadenza dei termini del primo accordo per il cessate il fuoco, migliaia di persone libanesi hanno cercato di tornare nelle proprie case nella zona occupata da Israele nella parte meridionale del Libano: l’esercito israeliano però ha attaccato la zona, uccidendo 22 persone e ferendone 124, secondo i dati forniti dal ministero della Salute libanese.