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  • Venerdì 24 gennaio 2025

Uno strano caso di furto di manifesti elettorali a Monaco di Baviera

Quelli del partito satirico Die PARTEI continuavano a sparire, quindi ci hanno messo sopra un localizzatore GPS per capire dove finissero, e l'hanno scoperto

Uno dei manifesti di Die PARTEI affissi fuori dalla sede di Monaco della CSU (Die PARTEI/Facebook)
Uno dei manifesti di Die PARTEI affissi fuori dalla sede di Monaco della CSU (Die PARTEI/Facebook)
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Giovedì il partito tedesco satirico Die PARTEI ha accusato l’Unione Cristiano-Sociale di Baviera (CSU, il partito conservatore che governa lo stato della Baviera) di aver rubato alcuni manifesti elettorali che negli ultimi giorni erano scomparsi a Monaco di Baviera. Il partito ha pubblicato su Facebook una serie di nuovi cartelli in cui invita il presidente della Baviera Markus Söder a «restituire i poster», oltre a uno screenshot che mostra un geolocalizzatore GPS che era stato montato appositamente su uno dei manifesti rubati, presumibilmente perché nei giorni precedenti ne erano già stati fatti sparire vari.

Die PARTEI è stato fondato nel 2004 dai redattori della rivista satirica Titanic, ed è rappresentato nel consiglio comunale di Monaco oltre che al Parlamento europeo: nel corso degli anni si è fatto notare per varie iniziative provocatorie, tra cui la proposta di invadere il Liechtenstein. Negli ultimi giorni aveva affisso dei manifesti sulla strada davanti alla sede della CSU in cui sottolineava i legami di Friedrich Merz – candidato alla cancelleria della Germania favorito alle elezioni tedesche del 23 febbraio e sostenuto dalla CSU – con BlackRock, una delle più importanti, e forse la più potente, società d’investimento al mondo. Il manifesto aveva anche la scritta «Se ordinaste Trump su Wish», una battuta sul fatto che Merz sarebbe una copia di scarsa qualità del presidente statunitense.

Poco prima di Natale quasi tutti i partiti tedeschi si erano impegnati a non affiggere manifesti che raffigurassero i loro rivali politici durante la campagna elettorale per il nuovo cancelliere, anche per ridurre il livello di violenza politica, che in Germania negli ultimi anni è aumentato. Die PARTEI, però, non aveva partecipato all’accordo, così come non l’ha fatto il partito di estrema destra Alternative für Deutschland.

Anna Bauer, portavoce di Die PARTEI in Baviera, ha raccontato che due dei manifesti erano spariti subito, e quindi i volontari ne avevano affissi di nuovi, dotandoli di piccoli localizzatori GPS. Mercoledì mattina, il dispositivo ha cominciato a muoversi verso la sede della CSU, e da allora risulta essere nell’edificio: Die PARTEI, quindi, ha sporto denuncia contro ignoti per il furto e ha organizzato una piccola dimostrazione davanti alla sede della CSU per chiederne la restituzione. Secondo Bauer, c’è anche un video della rimozione, girato da un passante che ha visto un uomo trasportare uno dei manifesti dentro alla sede del partito.

«Pensavo che la CSU fosse stupida, ma il fatto che abbiano rubato il nostro manifesto in pieno giorno è particolarmente stupido», ha detto Bauer. Martin Sonneborn, leader di Die PARTEI ed europarlamentare, ha scherzato sull’accaduto dicendo che «Söder disprezza Merz ancora più di noi. Forse vuole i manifesti come bersaglio per le partite a freccette nel suo scantinato».

La polizia di Monaco ha confermato di aver ricevuto la denuncia giovedì e di aver aperto un’indagine. Un portavoce della CSU ha detto al giornale locale Neue Osnabrücker Zeitung, il primo a dare la notizia, di non avere informazioni sul caso, e ha aggiunto che gli sarebbe piaciuto che ci fosse un interesse simile per i manifesti del suo partito, «che purtroppo vengono distrutti e rubati quotidianamente». Un altro portavoce ha detto alla Süddeutsche Zeitung che il manifesto di Die PARTEI era «indecente e di bassa lega», ma che la CSU in ogni caso «disapprova espressamente la rimozione di manifesti elettorali», e che il dipendente responsabile si è pentito delle sue azioni.

Venerdì i cartelli rubati sono stati rimessi in strada, anche se un po’ più lontano dalla sede e danneggiati.

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