Centinaia di tecnici delle Ferrovie sono stati messi a controllare i binari
Per prevenire i sabotaggi – al momento ipotetici – e i guasti la società vuole anche aumentare le telecamere di sicurezza

Il gruppo Ferrovie dello Stato ha annunciato di aver intensificato i controlli della rete ferroviaria per prevenire i guasti: centinaia di tecnici sono impiegati nelle stazioni e sui binari delle linee più importanti. In questo modo la società vorrebbe evitare i frequenti blocchi che negli ultimi mesi hanno causato la cancellazione di centinaia di treni e gravi ritardi sulla maggior parte della rete ferroviaria.
Il gruppo FS ha detto di aver disposto i controlli straordinari per migliorare la vigilanza nei punti nevralgici dell’infrastruttura ferroviaria, per aumentare le telecamere di sicurezza e per rendere più tempestivi gli interventi in caso di guasti. Le telecamere servono a rilevare eventuali sabotaggi, che mercoledì la società ha citato come possibile ipotesi dei guasti in un esposto alla questura di Roma, senza però presentare prove.
La tesi di FS è che qualcuno abbia sabotato sistematicamente la rete ferroviaria per mandare in crisi la società e il governo. Nell’esposto sono stati menzionati in particolare alcuni episodi degli ultimi giorni che le Ferrovie ritengono sospetti per gli orari in cui sono avvenuti e per la tipologia.
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Tra questi c’è il guasto alla linea elettrica vicino alla stazione di Milano che sabato scorso ha bloccato decine di treni alla stazione centrale, per cui è stata costituita una commissione di inchiesta interna che avrà il compito di stabilire cosa è successo. Lunedì invece si è guastato uno scambio in Campania, martedì si è rotta una rotaia vicino ad Arezzo, in Toscana, e c’è stata un’anomalia al nodo di Roma. In tutti questi casi sono seguite cancellazioni o gravi ritardi a decine di treni.
Negli ultimi mesi c’erano stati altri gravi episodi come il blocco totale della circolazione di inizio ottobre, causato dalla sala di comando della stazione Termini di Roma che si era spenta. In quel caso le Ferrovie e il ministero dei Trasporti avevano dato la colpa a un operaio di un’azienda di manutenzione che aveva piantato un chiodo in una canalina in cui passavano cavi elettrici.
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In realtà, al di là dei singoli episodi è noto che la rete ferroviaria italiana sia ormai sovraccarica perché non sufficiente a sopportare il traffico, aumentato negli ultimi vent’anni. Lo sviluppo dei nodi ferroviari è andato a rilento e in molte stazioni il rinnovo degli impianti tecnologici è in ritardo: tutto questo causa malfunzionamenti vari all’origine dei guasti più gravi. Migliaia di cantieri aperti negli ultimi due anni per rimediare a questi ritardi hanno causato ulteriori problemi per via di interruzioni e chiusure di alcune linee. Risultano aperti mediamente 1.200 cantieri al giorno, circa 700 per nuovi progetti e 500 per attività di manutenzione.
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