In Slovacchia le opposizioni hanno chiesto un voto di sfiducia contro il primo ministro Robert Fico
In Slovacchia le opposizioni si sono unite per chiedere un voto di sfiducia contro il primo ministro Robert Fico, del partito populista di ispirazione socialista Smer. Michal Šimečka, il leader del principale partito di opposizione (Slovacchia Progressista), ha scritto in un post sul suo profilo X che tra i partiti di opposizione «ci sono molte differenze sia nelle opinioni che nella linea politica, ma che quando si tratta di difendere la democrazia in Slovacchia sanno lavorare insieme». Le opposizioni in particolare accusano Fico di non badare ai reali problemi del paese, di essere troppo vicino alle posizioni del presidente russo Vladimir Putin e di «andare in giro per il mondo per distrarre l’attenzione dai suoi fallimenti»: è un riferimento alla sua recente visita in Russia, in cui si è discusso soprattutto della fornitura di gas russo alla Slovacchia.
Šimečka dice che la richiesta è a nome dei 71 deputati delle opposizioni e di almeno quattro membri di HLAS, una specie di versione di Smer più moderata, fondata dall’ex primo ministro e attuale presidente della Repubblica Peter Pellegrini, a lungo un alleato politico di Fico che ha recentemente ricominciato a litigare con lui. In parlamento la coalizione che sostiene Fico ha una maggioranza risicata, di 76 seggi su 150, contro i 71 delle opposizioni e i tre occupati da parlamentari indipendenti. Della maggioranza di Fico fa parte anche HLAS: se un pezzo anche piccolo del partito votasse insieme all’opposizione, la sfiducia a Fico potrebbe passare e la cosa porterebbe quasi sicuramente a elezioni anticipate. Il voto di sfiducia non è ancora stato convocato, ma dovrebbe tenersi nei prossimi giorni. Secondo un recente sondaggio, al momento Smer ha il 18 per cento dei consensi, contro il 23,9 di Slovacchia Progressista.
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