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  • Giovedì 16 gennaio 2025

Il caso della donna francese truffata da un finto “Brad Pitt”

Pensava di chattare con l'attore ed è stata convinta a versargli 830mila euro: l'ha raccontato in tv, ricevendo moltissime critiche

brad pitt
(Annalisa Ranzoni/Getty Images)
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Domenica nel programma Sept à huit, trasmesso sul canale televisivo francese TF1, una donna ha raccontato di essere caduta in una truffa con cui delle persone conosciute online le avevano fatto credere di stare parlando con il noto attore statunitense Brad Pitt, e l’avevano convinta a dare loro 830mila euro. Sui social molti utenti hanno criticato la donna per la sua credulità, attaccandola con messaggi anche molto pesanti: gli insulti sono arrivati al punto che TF1 ha deciso di ritirare l’episodio della trasmissione dalle piattaforme di streaming e dal proprio sito web.

La donna è stata identificata solo con il nome, Anne. Per dimostrare che stesse parlando con Brad Pitt, i truffatori le inviavano selfie ritoccati o immagini create con l’intelligenza artificiale. Dopo aver instaurato un rapporto con lei le hanno detto di aver bisogno di soldi per pagare un intervento per un cancro ai reni. La donna ha detto che le perdite economiche dovute alla truffa l’hanno rovinata, ha tentato di suicidarsi e al momento dell’intervista era in cura in una clinica specializzata nel trattamento della depressione grave.

Il caso è notevole sia perché è raro che le truffe in cui qualcuno si finge un personaggio famoso abbiano successo (dato che solitamente sono facili da identificare come inganni) sia per l’ingente somma di denaro coinvolta. A molti commentatori è sembrato assurdo che si possa cascare in una truffa del genere e versare così tanti soldi a qualcuno che non si è neanche mai incontrato di persona.

Spesso si crede che possano cadere nelle truffe solo persone eccessivamente ingenue o problematiche, ma in realtà i gruppi che assistono le vittime sottolineano che fra di loro ci sono persone di tutti i tipi, età, livello economico e di istruzione. Questo genere di truffa infatti non irretisce le persone con argomenti razionali, ma punta principalmente sul lato emotivo e sul bisogno di relazioni delle vittime.

I messaggi dei truffatori, che agiscono solitamente in gruppi ben organizzati, seguono copioni elaborati e molto efficaci. Spesso a mettersi in contatto con le vittime sono persone in condizioni simili alla schiavitù, costrette a condurre le truffe da gruppi criminali che operano dal Sudest asiatico, dove negli ultimi anni si sono sviluppate molte organizzazioni dedite a queste attività. Le derisioni contribuiscono al senso d’isolamento delle persone truffate, che spesso sono restie a chiedere aiuto o non riescono a rendersi conto o accettare di essere state ingannate. Non parlarne poi limita la consapevolezza sulla questione, cosa che a sua volta facilita il lavoro dei truffatori.

Fra i molti che hanno parlato online del caso c’è la squadra di calcio del Tolosa, che gioca nella prima divisione del campionato francese: in un post sui suoi social ha invitato la donna allo stadio, scrivendo che Brad Pitt aveva detto alla squadra che ci sarebbe stato anche lui. La squadra si è poi scusata. Anche il profilo della divisione francese di Netflix ha menzionato ironicamente la questione, promuovendo dei film con Brad Pitt.

In un’intervista con la piattaforma di video Legend, la donna ha anche accusato i giornalisti di TF1 di aver tagliato dalla trasmissione alcune parti della sua storia per renderla più impressionante. In particolare Anne ha spiegato che in vari momenti aveva sospettato di essere caduta in una truffa e si era accorta della falsità delle foto che le erano state inviate, anche se nella trasmissione non viene dato conto di queste cose. I truffatori comunque l’avevano convinta a continuare a dare soldi al finto Brad Pitt parlando della gravità della sua situazione di salute, sfruttando il legame emotivo instaurato con i messaggi precedenti.

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