Cuba ha liberato alcuni detenuti politici, dopo che Joe Biden aveva deciso di rimuovere il paese dalla lista di quelli che sostengono il terrorismo

Una bandiera cubana vicino all'ambasciata statunitense all'Avana (AP Photo/ Ariel Ley)
Una bandiera cubana vicino all'ambasciata statunitense all'Avana (AP Photo/ Ariel Ley)

Mercoledì Cuba ha cominciato a liberare alcuni detenuti politici, come parte di un accordo con il Vaticano. Pochi giorni fa il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva annunciato l’intenzione di rimuovere Cuba dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo: sebbene non sia stato esplicitato, è probabile che le due cose siano collegate. Non si sa esattamente quanti prigionieri siano stati liberati, ma diversi gruppi civili cubani hanno parlato di oltre 10 persone, molte delle quali erano state arrestate durante le grandi e inusuali proteste antigovernative del 2021.

L’accordo mediato dal Vaticano prevede da un lato che Cuba liberi un certo numero di detenuti politici, e dall’altro dovrebbe facilitare gli investimenti di banche e aziende statunitensi o internazionali sull’isola. Il ministero degli Esteri cubano ha fatto sapere che libererà in tutto 553 persone, ma ha detto di volerlo fare «nello spirito del Giubileo», senza citare la decisione dell’amministrazione Biden relativa ai paesi che sostengono il terrorismo (che potrebbe essere ribaltata dall’amministrazione di Donald Trump, in carica dal prossimo 20 gennaio).