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  • Giovedì 16 gennaio 2025

La pubblicità della compagnia aerea nazionale pakistana che è diventata un caso politico

Mostra un aereo volare verso la Torre Eiffel di Parigi, con una composizione grafica che ricorda gli attacchi dell'11 settembre del 2001

La pubblicità della compagnia Pakistan International Airlines
La pubblicità della compagnia Pakistan International Airlines (dal suo profilo X)
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Una pubblicità della compagnia aerea nazionale pakistana, Pakistan International Airlines (PIA), è diventata un caso politico nel paese ed è stata molto discussa su internet. Martedì il governo pakistano ha ordinato un’indagine per accertare perché sia stata approvata un’immagine promozionale che mostra un aereo volare verso la Torre Eiffel con lo slogan «Parigi, stiamo arrivando» (in inglese Paris, we’re coming today), e una composizione grafica che ricorda le immagini degli aerei dirottati da al Qaida che l’11 settembre del 2001 si schiantarono contro il World Trade Center a New York.

Il post sull’account X della compagnia è stato visto più di 21 milioni di volte, ma PIA ancora non ha dato pubblicamente spiegazioni, né risposto alle richieste dei media.

Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, ha ordinato un’indagine interna. Diversi altri esponenti del governo e della politica pakistana hanno contestato la pubblicità, di cui si sono accorti anche i giornali internazionali dopo che era stata molto commentata e discussa sui social. Tra loro il vice primo ministro Ishaq Dar, che l’ha definita «una scemenza». Se n’è parlato anche in una seduta del parlamento.

Passeggeri all'imbarco del primo volo di Pakistan International Airlines per Parigi dopo quattro anni, il 10 gennaio all'aeroporto di Islamabad

Passeggeri all’imbarco del primo volo di Pakistan International Airlines per Parigi dopo quattro anni, il 10 gennaio all’aeroporto di Islamabad (EPA/SOHAIL SHAHZAD)

La pubblicità doveva servire a promuovere la ripresa dei voli tra Islamabad, la capitale del Pakistan, e Parigi, in Francia. Sono ricominciati venerdì scorso, dopo che è scaduto un divieto di quattro anni da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (EASA nell’acronimo in inglese).

Nel 2020 l’EASA aveva sospeso l’autorizzazione alla Pakistan International Airlines per ragioni di sicurezza. C’era stato uno scandalo in cui si era scoperto che numerosi dei suoi piloti avevano imbrogliato agli esami per la licenza. Sempre nel 2020 poi c’era stato un grave incidente aereo: si era schiantato un volo della compagnia con a bordo 99 persone.

La perdita dei collegamenti con l’Europa era stata un serio problema economico per la compagnia e ha comportato mancati introiti per 146 milioni di euro all’anno. Questo in un contesto di persistenti difficoltà finanziarie e perdite: il governo sta da tempo cercando di privatizzarla, invano. Nell’ultimo giro di offerte, a novembre, ce n’è stata una sola, insufficiente, di poco più di un decimo (il 12 per cento) della richiesta del governo, dell’equivalente di circa 300 milioni di euro.

In passato Pakistan International Airlines aveva fatto altre iniziative controverse. A fine 2016 si parlò della compagnia perché aveva sacrificato una capra come rito propiziatorio dopo un altro incidente aereo, in cui erano morte 47 persone.

Sui social è stata inoltre riesumata un’altra pubblicità della compagnia aerea in Francia pubblicata nel 1979 su almeno due periodici francesi, L’Expansion e Le Point. Promuoveva un volo per New York, mostrando la grossa ombra di un aereo sulle Torri Gemelle del World Trade Center. Nonostante i gravissimi attentati del 2001, la compagnia ha deciso di riproporre una composizione grafica simile, che nel frattempo è ovviamente diventata assai problematica.

Il fatto che una compagnia aerea pakistana faccia, seppure forse involontariamente, un riferimento all’11 settembre è problematico per la copertura che il paese offrì ai massimi responsabili di quegli attacchi, membri del gruppo terroristico al Qaida. In Pakistan nel 2003 venne arrestato Khalid Sheikh Mohammed, considerato l’organizzatore degli attentati, e sempre in Pakistan si nascose il leader di al Qaida, Osama bin Laden, ucciso nel 2011 in un attacco delle forze speciali statunitensi.

Anche la presenza della Torre Eiffel è problematica, soprattutto per il pubblico francese. Nel dicembre del 1994 quattro terroristi di un gruppo islamista algerino dirottarono un aereo di linea di Air France (la compagnia statale francese) con l’intenzione di farlo schiantare sulla Torre Eiffel, ma furono uccisi. L’operazione venne considerata una delle ispirazioni di al Qaida per l’11 settembre. Anche come conseguenza dell’attentato, e della guerra civile in Algeria di quegli anni, i voli di Air France tra il paese africano e la Francia furono sospesi fino al 2004.