• Sport
  • Martedì 14 gennaio 2025

L’esordio di João Fonseca in uno Slam non ha deluso

Il 18enne tennista brasiliano, attesissimo al suo primo torneo importante, ha battuto in modo risoluto uno dei dieci migliori al mondo

João Fonseca esulta durante la partita contro Andrey Rublev (Hannah Peters/Getty Images)
João Fonseca esulta durante la partita contro Andrey Rublev (Hannah Peters/Getty Images)
0 seconds of 0 secondsVolume 90%
Press shift question mark to access a list of keyboard shortcuts
00:00
00:00
00:00
 

Martedì il tennista brasiliano João Fonseca ha giocato agli Australian Open la sua prima partita in uno dei tornei del Grande Slam, i quattro più prestigiosi e importanti nel tennis, che a livello maschile si giocano su cinque set. Fonseca, 18 anni compiuti lo scorso agosto, ha battuto per 3 set a 0 (7-6, 6-3, 7-6) il tennista numero 9 del ranking mondiale Andrey Rublev, un avversario forte ed esperto, giocando una partita eccezionale e sorprendente pur tenendo conto delle grosse aspettative che ci sono su di lui.

Niente male come primo match point in uno Slam

Fonseca viene infatti già considerato uno dei tennisti più promettenti della nuova generazione e il mese scorso aveva vinto le Next Gen Finals, il torneo nel quale alla fine dell’anno si affrontano i migliori giovani tennisti della stagione, diventando il secondo vincitore più giovane della storia dopo Jannik Sinner nel 2019. Ciononostante era difficile ipotizzare che al suo debutto in un torneo del Grande Slam si sarebbe dimostrato così pronto, già all’altezza di uno dei dieci migliori tennisti al mondo. Eurosport ha parlato di una «prestazione da fuoriclasse»; il Guardian ha scritto nella sua diretta sugli Australian Open che «Fonseca è un genio».

È stato notevole soprattutto il modo in cui ha giocato i punti decisivi, vincendo i due tie-break che si sono giocati sul 6-6 nel primo e nel terzo set (il primo addirittura col punteggio di 7-1). Fonseca è sembrato quasi sempre in controllo della partita sia tecnicamente che emotivamente, anche per il modo in cui ha usato a suo favore l’energia e il tifo del pubblico, non subendo almeno in apparenza l’emozione dell’esordio; alla fine lui stesso ha ricordato che era la prima volta che giocava in uno stadio così grande e pieno di gente.

Nella partita ha totalizzato 51 vincenti (cioè colpi che procurano un punto senza che l’avversario riesca a toccare la pallina) e 32 errori “non forzati” (cioè commessi senza essere messo in difficoltà dall’avversario): sono statistiche che testimoniano uno stile di gioco aggressivo e più rischioso della media, in cui si tenta con una certa frequenza di chiudere i punti con colpi decisivi accettando la possibilità di commettere qualche errore in più. 51 vincenti in tre set sono tanti: per aver un termine di paragone, il numero 1 del mondo Jannik Sinner nella sua prima partita del torneo – vinta contro Nicolas Jarry – ne ha totalizzati 24 (con solo 12 errori non forzati però).

Fonseca ha insomma attaccato Rublev ogni volta che ha potuto (un atteggiamento che in passato si è dimostrato efficace contro Rublev anche per altri tennisti), ed è riuscito a mantenere la stessa intensità per tutti e tre i set. Non è per niente scontato, se si considera che non ha esperienza in questo tipo di partite su 5 set, molto più dispendiose e in cui è fondamentale dosare le energie. Nelle partite dei tornei del Grande Slam capita che giovani promettenti si trovino in vantaggio di due set contro tennisti più esperti, e quasi sempre subiscano poi il contraccolpo di quello sforzo iniziale e vengano almeno parzialmente rimontati da chi sa gestire meglio una partita così lunga. A Fonseca non è successo.

Gli highlights della partita

Per la sua precocità, per la potenza dei suoi colpi da fondo campo e per l’abilità nella risposta in molti lo paragonano già proprio a Sinner. Per qualificarsi agli Australian Open ha dovuto giocare tre turni di qualificazione: ci è arrivato da numero 112 del ranking e avendo giocato appena 18 partite nel circuito professionistico ATP (con 10 vittorie). Considerando anche le partite delle Next Gen Finals, quelle giocate nel circuito Challenger e i turni di qualificazione, quella contro Rublev è stata la quattordicesima vittoria consecutiva per Fonseca. Giovedì 16 gennaio nel secondo turno degli Australian Open giocherà contro l’italiano Lorenzo Sonego, che ha già battuto la scorsa primavera in Romania.

– Leggi anche: Sentirete parlare di João Fonseca