Donald Trump non ha ricevuto alcuna pena per il caso “Stormy Daniels”
Lo ha deciso venerdì il giudice di New York che seguiva il caso sui pagamenti all’attrice di film porno
Venerdì il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump non ha ricevuto alcuna pena per i pagamenti illeciti all’attrice di film porno Stormy Daniels. Lo ha deciso venerdì Juan M. Merchan, il giudice dello stato di New York che seguiva il processo. Il presidente eletto degli Stati Uniti era stato giudicato colpevole di 34 capi di accusa da una giuria a maggio, diventando il primo presidente del paese a essere condannato. Negli Stati Uniti però i giudici possono anche decidere di non stabilire alcuna pena per un imputato che ha ricevuto un verdetto di colpevolezza da una giuria.
Trump non era fisicamente presente in aula: ha partecipato da remoto, ed è stato proiettato su uno schermo. Era accusato di aver falsificato documenti contabili della campagna elettorale del 2016 per nascondere l’esistenza di alcuni pagamenti fatti all’attrice di film porno Stormy Daniels per comprare il suo silenzio su una relazione sessuale avvenuta tra i due dieci anni prima. La decisione del giudice comunque non è un’assoluzione e non annulla il verdetto di colpevolezza deciso a maggio, e contro cui gli avvocati del presidente eletto hanno già detto che faranno ricorso.
Per i reati di cui era accusato Trump avrebbe potuto ricevere una condanna fino a quattro anni di carcere, ma il fatto che abbia vinto le elezioni ha reso una sua eventuale incarcerazione molto complessa per via delle molte questioni pratiche e costituzionali da tenere in considerazione, e quindi Merchan ha deciso di non condannarlo.
Il giudice ha detto di aver preso in considerazione le tutele legali legate alla carica di presidente, e il fatto che a novembre i cittadini statunitensi abbiano eletto per la seconda volta Trump come presidente. Secondo Merchan quindi l’unico modo per emettere un giudizio di colpevolezza (che richiede sia il verdetto che la sentenza) senza intralciare le funzioni presidenziali era appunto una sentenza di unconditional discharge, cioè senza alcuna pena.
La sentenza era inizialmente prevista per l’11 luglio, ma la data era stata rimandata a dopo il 5 novembre, data delle elezioni, dopo che la Corte Suprema aveva stabilito una parziale immunità per gli ex presidenti. Al momento Trump è coinvolto anche in un altro processo penale: quello per aver tentato di cambiare i risultati ufficiali delle presidenziali del 2020 nello stato della Georgia.