Vittorio Rizzi è stato scelto come nuovo direttore dei servizi segreti
Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che nominerà il prefetto Vittorio Rizzi come nuovo direttore del DIS, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, cioè i servizi segreti. Lunedì era emersa la notizia delle dimissioni della precedente direttrice, Elisabetta Belloni, che lascerà l’incarico dal 15 gennaio. Era direttrice dal 2021. La nomina di Rizzi verrà formalizzata nel Consiglio dei ministri di giovedì pomeriggio.
Attualmente Rizzi, che ha 65 anni, è il vice direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI, parte dei servizi segreti italiani), incarico che aveva iniziato nell’agosto del 2024. C’era stata anche qualche contrarietà da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, perché Rizzi era ormai a ridosso della pensione (il limite per i dirigenti della Polizia di stato è di 65 anni). Rizzi in passato è stato tra le altre cose questore dell’Aquila, direttore della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato e dell’Ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Chigi, che è responsabile della sicurezza della sede istituzionale del governo.
Rizzi è un dirigente di pubblica sicurezza che ha consensi e apprezzamenti trasversali, e da questo punto di vista il suo profilo ricorda un po’ quello di Belloni (legata inizialmente agli ambienti del centrosinistra e in particolare a Paolo Gentiloni). Era stato infatti nominato prefetto dal governo di centrosinistra di Matteo Renzi nel maggio del 2016, ed era stato poi promosso a capo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato su indicazione, in particolare, dell’allora ministra Maria Elena Boschi. Finora il governo di Meloni nelle nomine ha spesso preferito persone direttamente riconducibili all’ambito della destra e di Fratelli d’Italia: la nomina di Rizzi invece conferma un approccio diverso al settore dei servizi segreti, più aperto a profili più trasversali.