In Venezuela è stato arrestato Enrique Márquez, uno dei leader dell’opposizione ed ex candidato alle presidenziali

Il politico venezuelano Enrique Márquez mentre parla e mostra un lungo foglio
Enrique Márquez, leader del partito venezuelano Centrados, mentre mostra una ricevuta dei voti ottenuti alle elezioni di luglio durante una conferenza stampa del 14 agosto 2024, a Caracas (AP Photo/Ariana Cubillos)

Martedì notte in Venezuela è stato arrestato Enrique Márquez, uno dei leader politici dell’opposizione al regime del presidente Nicolás Maduro. Márquez è il leader del partito Centrados, di orientamento moderato, e aveva partecipato alle elezioni presidenziali dello scorso luglio per garantire la presenza di un candidato dell’opposizione qualora fosse stata impedita la partecipazione anche a Edmundo González Urrutia, il candidato unitario delle opposizioni. Le elezioni erano state vinte di fatto da González Urrutia (che alla fine non era stato squalificato dal regime), ma il Consiglio elettorale venezuelano aveva assegnato la vittoria a Maduro, senza mai fornire le ricevute del conteggio dei voti.

Oltre a Márquez i servizi segreti venezuelani hanno arrestato anche altri politici e attivisti, tra cui 6 del partito Vente Venezuela di María Corina Machado, e il genero di González Urrutia. Il leader dell’opposizione si trova in esilio in Spagna da settembre: è ricercato dal regime per aver pubblicato le ricevute del voto elettronico che dimostravano la sua vittoria alle elezioni. González Urrutia ha detto di voler rientrare in Venezuela il 10 gennaio, giorno dell’insediamento del nuovo governo di Maduro.

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