Un parlamentare dell’opposizione cambogiana è stato assassinato a Bangkok
Lim Kimya, un parlamentare dell’opposizione cambogiana, è stato ucciso a colpi di pistola dalle parti di Khao San, una strada molto frequentata e turistica della capitale thailandese Bangkok. La polizia sta cercando il sospettato, un tassista di 41 anni nei confronti del quale è stato emesso un mandato d’arresto, che avrebbe già lasciato il paese. Kimya, che aveva 74 anni, era appena arrivato da un viaggio in bus partito da Siam Reap, in Cambogia.
Il Partito per la salvezza nazionale della Cambogia (PSNC), di cui faceva parte Kimya, e l’ong Asia Human Rights Labour Advocates hanno detto che è stato un omicidio politico, accusando il governo cambogiano di Hun Manet (figlio di Hun Sen, che ha governato la Cambogia per decenni in modo autoritario). Il governo ha negato qualsiasi responsabilità. Nonostante sia stato fatto chiudere da un’ordinanza del tribunale nel 2017, il partito di Kimya continua a esistere come organizzazione attiva dall’estero. Dopo il suo scioglimento diversi politici dell’opposizione, tra cui Kimya, erano stati banditi dall’attività politica: molti avevano trovato rifugio all’estero ma lui, nonostante avesse anche la nazionalità francese, aveva deciso di restare.