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  • Mercoledì 8 gennaio 2025

L’Eurolega si sta preparando all’arrivo dell’NBA nel basket europeo

La più prestigiosa competizione continentale sta provando a rendersi più solida economicamente, mentre l'NBA punta a farle concorrenza

Un momento della recente partita tra Maccabi e Barcellona (AP Photo/Darko Vojinovic)
Un momento della recente partita tra Maccabi e Barcellona (AP Photo/Darko Vojinovic)
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Martedì gli organizzatori dell’Eurolega hanno rinnovato fino al 2036 l’accordo con IMG, una grossa compagnia che dal 2016 è tra i principali partner del torneo e lo aiuta a trovare sponsor, accordi commerciali e diritti televisivi. L’Eurolega è la più prestigiosa competizione maschile di basket in Europa ed è una lega semichiusa, alla quale partecipano 18 squadre: 11 in modo permanente, 2 su invito con licenza biennale rinnovabile e altre 5 cambiano ogni anno e vi accedono in base ai loro risultati nelle altre competizioni (per l’Italia al momento ci sono l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna).

Il sito sportivo The Athletic ha spiegato in un approfondimento l’importanza di questo accordo, che dovrebbe innanzitutto consentire all’Eurolega di mantenere nella competizione le squadre permanenti fino al 2036, mentre con il precedente accordo le loro licenze sarebbero scadute alla fine della prossima stagione. È una cosa significativa soprattutto se si considerano i piani di espansione dell’NBA, la principale lega nordamericana nonché il campionato di basket più ricco e seguito al mondo, che pare stia da tempo valutando di creare una nuova competizione in Europa.

Se l’NBA dovesse effettivamente portare avanti questo progetto, ora è più probabile che dovrà farlo con squadre diverse e di minor importanza (tra quelle permanenti ci sono le più forti e vincenti d’Europa come il Real Madrid, il Panathinaikos e il Maccabi Tel Aviv), perché sarà più improbabile che le principali escano dall’Eurolega. È molto difficile invece che le squadre riescano a partecipare a entrambe le competizioni (Eurolega e una nuova eventuale lega europea organizzata dall’NBA), visto che già oggi il calendario è piuttosto affollato. Nel nuovo contratto con IMG ci sono comunque alcune clausole che permetterebbero alle squadre di abbandonare l’Eurolega, ma non è ancora chiaro con quali condizioni si attiverebbero.

L’idea di una nuova competizione creata dalla NBA potrebbe essere invitante per le squadre europee, soprattutto economicamente. L’Eurolega infatti già oggi è considerato un torneo molto competitivo e spettacolare, per alcuni ancor più dell’NBA per il modo in cui ogni partita viene giocata al massimo dell’intensità, ma a livello di ricavi e di attenzione commerciale non è paragonabile al campionato nordamericano. Nonostante la crescita degli ultimi anni, molti club che partecipano all’Eurolega hanno ancora i bilanci in passivo.

Anche per questo motivo sembra molto probabile, seppur non ancora ufficiale, che le final four di questa edizione (cioè il mini-torneo con le ultime quattro squadre rimaste nella competizione, con semifinali e finali) si terranno negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi. Sarebbe la prima volta che le partite decisive del torneo non si giocano in Europa, ed è possibile che non sia l’ultima, perché gli Emirati avrebbero proposto all’Eurolega un accordo da 75 milioni di euro totali per ospitarle per i prossimi tre anni, nettamente superiore a qualsiasi cifra che una città europea avrebbe potuto offrire.

L’amministratore delegato dell’Eurolega Paulius Motiejunas ha spiegato che il rinnovato accordo con IMG mette i club di Eurolega in una posizione migliore per negoziare eventuali nuovi progetti e accordi commerciali: «Siamo più forti perché rimarremo assieme e avremo un partner molto competitivo dalla nostra parte», ha detto, come riportato da The Athletic, dimostrandosi almeno a parole non preoccupato dei piani di espansione americani: «Vedremo in futuro cosa annuncerà l’NBA e capiremo cosa fare».