• Italia
  • Mercoledì 8 gennaio 2025

È stato liberato l’italiano arrestato in Venezuela con l’accusa di essere un «mercenario»

Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano: sull'identità dell'uomo e sulle accuse (probabilmente pretestuose) non si sa ancora niente

Maduro e Cabello (AP Photo/Jesus Vargas)
Maduro e Cabello (AP Photo/Jesus Vargas)
Caricamento player

Il ministero degli Esteri italiano ha fatto sapere che nella notte è stato liberato l’uomo italo venezuelano arrestato martedì mattina sul confine tra Colombia e Venezuela. Il fermo è durato in tutto poco più di cinque ore.

La notizia del suo arresto era stata data dal ministro dell’Interno del regime di Nicolás Maduro in Venezuela, Diosdado Cabello, alla tv statale Telesur. Cabello lo aveva definito un «mercenario» portato dall’opposizione e aveva detto che insieme a lui era stato arrestato anche un colombiano.

Le accuse mosse nei confronti dell’uomo, di cui non si sa ancora il nome, sono vaghe e da prendere con estrema cautela. Non si possono considerare attendibili dato che sono espressione di un regime autoritario che negli ultimi mesi ha arrestato molti oppositori politici, anche stranieri, definendoli mercenari al servizio dell’opposizione venezuelana. Cabello aveva detto che l’italiano e il colombiano sono stati arrestati mentre «attraversavano la frontiera» passando per le trochas, le strade usate per attraversare illegalmente il confine tra Colombia e Venezuela.

La scorsa estate Maduro, che governa in modo autoritario dal 2013, è stato dichiarato vincitore delle ultime elezioni in Venezuela tra molte accuse di brogli da parte dell’opposizione e dubbi sulla legittimità del risultato, sia da parte degli osservatori indipendenti che da parte di molti paesi democratici. La vittoria di Maduro aveva innescato grosse proteste in tutto il paese, che sono state represse con la forza.

L’arresto dell’italiano è avvenuto nel contesto di una serie di operazioni definite «di sicurezza» dal ministro dell’Interno: servono al regime a evitare contestazioni durante la cerimonia di insediamento di Maduro, che è in programma il 10 gennaio e aprirà ufficialmente il suo terzo mandato (che almeno nominalmente dura 6 anni, fino al 2031). Altre 7 persone di nazionalità straniera (statunitensi, colombiane e ucraine) sono state arrestate negli ultimi giorni con accuse simili a quelle dell’italiano. Secondo il regime da novembre sono state arrestate 125 persone straniere, di 25 nazionalità diverse.

Nelle due settimane successive alle elezioni dello scorso luglio in Venezuela erano state arrestate più di 2mila persone: alcune sono state liberate negli ultimi mesi nel tentativo di presentare le scarcerazioni come un segnale di distensione da parte di Maduro, che nel frattempo però ha continuato arresti e intimidazioni verso attivisti ed esponenti dell’opposizione.