Gli Stati Uniti hanno trasferito in Oman 11 persone yemenite detenute a Guantanamo
Lunedì gli Stati Uniti hanno trasferito 11 persone yemenite che erano detenute nel carcere di Guantanamo, sull’isola di Cuba, in Oman, paese che confina con lo Yemen. Lo ha annunciato il dipartimento della Difesa statunitense, specificando che il trasferimento è stato concordato con il governo dell’Oman e ha l’obiettivo di ridurre le persone detenute a Guantanamo in vista di una sua futura chiusura. Nei confronti delle 11 persone in questione non era mai stata formalizzata alcuna accusa. Al momento nel carcere restano imprigionate 15 persone.
Il carcere di Guantanamo fu istituito dall’amministrazione del presidente Repubblicano George W. Bush in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre del 2001. In oltre vent’anni ci sono state imprigionate circa 800 persone sospettate di aver avuto a che fare con gli attentati, spesso senza un’incriminazione formale. La sua gestione è stata criticata soprattutto dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, e sono anni che si parla della sua chiusura. Pochi giorni fa era stato liberato e rimpatriato Ridah Bin Saleh al-Yazidi, un detenuto originario della Tunisia. Ci si aspetta che nei prossimi giorni il più noto detenuto tra quelli che restano si dichiarerà colpevole degli attacchi dell’11 settembre: è Khalid Shaikh Mohammed, considerato l’organizzatore degli attentati, che in cambio eviterà la pena di morte.