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  • Martedì 7 gennaio 2025

Il presidente della Corea del Sud si è radicalizzato guardando YouTube?

Sembra che prima di imporre la legge marziale Yoon Suk-yeol sia stato esposto a varie teorie del complotto, esattamente come molti altri anziani sudcoreani

Una manifestazione a favore di Yoon Suk-yeol il 7 gennaio 2025 a Seul
Una manifestazione a favore di Yoon Suk-yeol il 7 gennaio 2025 a Seul (AP Photo/Ahn Young-joon)
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Nella notte del 3 dicembre, quando il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol ha indetto la legge marziale e inviato l’esercito contro il parlamento del paese, un gruppo di membri delle forze speciali ha fatto irruzione in un ufficio statale poco noto: la Commissione elettorale nazionale, cioè l’ente pubblico che organizza e gestisce le elezioni.

Nei mesi precedenti la Commissione era stata al centro di grosse polemiche da parte di influencer e youtuber di estrema destra, che l’avevano indicata come la base operativa di una elaborata teoria del complotto per truccare le elezioni legislative del 2024, che Yoon aveva perso in maniera molto netta. Le forze speciali non hanno trovato quasi niente nell’ufficio della Commissione: hanno scattato qualche foto e se ne sono andate. Secondo le ricostruzioni successive il raid contro la Commissione era stato ordinato dal presidente Yoon, che era stato convinto dalle teorie del complotto che aveva visto su YouTube.

Il tentativo di Yoon di imporre la legge marziale e di sospendere la democrazia in Corea è durato poche ore, e dopo il suo fallimento Yoon è stato sottoposto a impeachment. Ma da oltre un mese nel paese ci si chiede che cosa abbia spinto il presidente a instaurare la legge marziale, organizzando peraltro un’operazione piuttosto raffazzonata e poco efficace, che poi è fallita in fretta. Una teoria che sta prendendo piede sui media e tra i commentatori coreani – e che spiegherebbe almeno in parte le decisioni del presidente – è che Yoon, come altre persone coreane della sua età, sia stato radicalizzato dagli youtuber di estrema destra che sono diventati popolarissimi nel paese.

In Corea del Sud da alcuni anni la piattaforma video YouTube è diventato uno dei principali modi con cui si informano i sudcoreani. Youtuber e influencer politici sono diventati improvvisamente molto popolari: soprattutto quelli di estrema destra, che hanno soppiantato i media tradizionali con notizie esagerate, teorie del complotto, falsità e disinformazione varia, che come sappiamo funzionano piuttosto bene su YouTube. Al contrario di quanto avviene in altri paesi, però, gli youtuber e influencer sudcoreani sono soprattutto persone di mezz’età, e il loro pubblico è composto soprattutto da pensionati: in Corea questi canali sono chiamati “teul-tube”, che significa “dentiera-tube”.

Uno dei canali più popolari del “dentiera-tube”, Jinseongho Broadcasting

Uno dei canali più popolari del “dentiera-tube”, Jinseongho Broadcasting

Il “dentiera-tube” si è andato costituendo soprattutto a partire dal 2016, quando l’allora presidente Park Geun-hye fu messa sotto impeachment a seguito di un grave scandalo di corruzione. Da allora alcune personalità della destra estrema coreana hanno cominciato ad abbandonare i media tradizionali e acquisire sempre più popolarità su YouTube, con canali che hanno centinaia di migliaia e in alcuni casi milioni di iscritti.

I canali di estrema destra sudcoreani sono molto prolifici: alcuni pubblicano video tutti i giorni e fanno lunghi livestream in cui discutono di politica e chiedono donazioni ai loro spettatori.

Gli influencer del “dentiera-tube” sostengono varie posizioni conservatrici a livello sociale, e si sono allineati per esempio ai gruppi anti-femministi che sono diventati molto forti in Corea negli ultimi anni. Il tema principale sono però le teorie del complotto sulla politica. Gli influencer sostengono che la sinistra e le forze progressiste della Corea del Sud siano in combutta con il regime della Corea del Nord per riportare il comunismo nel paese, e per infiltrarsi nelle sue istituzioni. Ritengono che lo stato sia in pericolo, e in alcuni di questi canali avevano parlato apertamente della possibilità di imporre la legge marziale prima che il presidente Yoon lo facesse davvero.

Un video del canale di estrema destra “La mano di Dio”, in cui si chiedeva al presidente Yoon di invocare la legge marziale un mese prima che lo facesse

Un video del canale di estrema destra “La mano di Dio”, in cui si chiedeva al presidente Yoon di invocare la legge marziale un mese prima che lo facesse

A lungo in Corea si era sospettato che Yoon fosse uno spettatore abituale di questi canali. Una trentina di influencer di estrema destra erano stati invitati alla sua cerimonia di insediamento, e in alcuni casi era sembrato che la retorica di Yoon rispecchiasse quella degli youtuber di estrema destra più famosi. Lo stesso ministro dell’Unificazione del governo di Yoon, Kim Yung-ho, prima della nomina aveva pubblicato 5.400 video su YouTube, in cui aveva tra le altre cose diffuso disinformazione sulla Corea del Nord. E poiché il ministro dell’Unificazione è quello che si occupa dei rapporti tra le due Coree, alcuni media hanno sostenuto che il governo di Yoon prendesse decisioni su una questione estremamente delicata basandosi su informazioni errate e disinformazione.

Dopo il tentativo di imporre la legge marziale, l’idea che Yoon sia stato influenzato dagli youtuber di estrema destra ha cominciato a essere espressa apertamente: Lee Hae-min, una deputata progressista, ha detto a dicembre che «Yoon crede davvero nelle teorie di frode elettorale che circolano sui canali di YouTube di estrema destra. Le vede come la causa di tutti i problemi». Hong Sung-guk, un ex deputato progressista, ha detto al New York Times: «Quella di Yoon è probabilmente la prima insurrezione istigata dalla dipendenza dall’algoritmo».

Nelle settimane successive al suo impeachment, Yoon e il suo staff hanno fatto riferimento più volte a YouTube. In un discorso di inizio anno ai suoi sostenitori Yoon ha detto: «Vedo la vostra lotta sui livestream di YouTube», mentre la settimana scorsa il suo portavoce ha ringraziato esplicitamente gli youtuber di estrema destra, dicendo: «Questa è una guerra, e voi siete i guerrieri».