Elisabetta Belloni si è dimessa da direttrice dei servizi segreti

Lo ha annunciato lei stessa dopo un'anticipazione di “Repubblica”: lascerà il suo posto dal 15 gennaio

Elisabetta Belloni (Mauro Scrobogna/LaPresse)
Elisabetta Belloni (Mauro Scrobogna/LaPresse)
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Elisabetta Belloni ha annunciato all’agenzia di stampa Adnkronos di aver dato le dimissioni da direttrice del DIS, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, cioè i servizi segreti (è un dipartimento della presidenza del Consiglio). Belloni ha detto che lascerà il suo posto il 15 gennaio. La mattina del 6 gennaio Repubblica aveva anticipato sul quotidiano cartaceo che Belloni era «pronta a lasciare» il suo incarico: dopo la diffusione della notizia è intervenuta lei stessa per chiarire la propria posizione. Il suo mandato sarebbe scaduto a maggio di quest’anno, dopo una proroga di un anno decisa l’anno scorso.

Belloni non ha motivato la decisione, ma ha detto di averla presa da tempo. Repubblica aveva scritto che alla base ci sarebbe un rapporto difficile con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che ha la delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano. Belloni ha anche detto di non avere in previsione altri incarichi, probabilmente in riferimento a un’ipotesi diffusa da Repubblica, secondo cui avrebbe ricevuto la proposta di un ruolo tecnico nella Commissione europea.

Belloni, che ha 66 anni, era a capo dei servizi segreti dal maggio del 2021. È un’ambasciatrice di lunghissimo corso e di grande esperienza, che ha lavorato al ministero degli Esteri con vari governi sia di centrodestra che di centrosinistra, e gode di stima trasversale: anche per questo era stata candidata ufficialmente alla presidenza della Repubblica nel 2022, prima della rielezione di Sergio Mattarella. Nel 2024 era stata nominata anche “sherpa” per il G7 e il G20, cioè responsabile della preparazione degli incontri tra presidente del Consiglio e altri capi di stato e di governo, peraltro in un anno importante perché l’Italia deteneva la presidenza di turno del G7. Quell’incarico era scaduto alla fine del 2024.

Belloni collaborò con il sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione nel governo Berlusconi II (tra il 2001 e il 2006) e poi fu capo di gabinetto di Paolo Gentiloni quando era ministro degli Esteri nel governo Renzi (tra il 2014 e il 2016). Soprattutto però tra il 2016 e il 2021 fu segretaria generale del ministero degli Esteri, cioè il ruolo diplomatico più importante dell’ordinamento italiano, immediatamente sotto al ministro stesso. Ha avuto questo ruolo con Gentiloni, poi con Enzo Moavero Milanesi e poi con Luigi Di Maio.