Il possibile accordo del governo italiano con SpaceX per proteggere le proprie comunicazioni
Secondo Bloomberg le trattative con l'azienda di Elon Musk sarebbero in fase avanzata, ma il governo italiano dice che non c'è niente di fatto
Secondo l’agenzia di stampa statunitense Bloomberg il governo italiano starebbe discutendo con SpaceX, una delle aziende di Elon Musk, un accordo per avere un sistema di sicurezza per le telecomunicazioni utilizzate dal governo stesso, in quello che sarebbe il più esteso progetto di questo tipo in Europa. Bloomberg ne ha scritto il 5 gennaio citando alcune fonti a conoscenza dei fatti, specificando che non c’è ancora nulla di definito e che le discussioni sono ancora in corso: lunedì 6 gennaio la presidenza del Consiglio italiana ha diffuso una nota in cui smentisce con toni piuttosto duri che «siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società SpaceX». In realtà Bloomberg non dava l’accordo per fatto, pur presentandolo come molto concreto.
Il governo italiano ha comunque ammesso l’esistenza di «interlocuzioni con SpaceX», specificando però che queste «rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società». Sempre lunedì lo stesso Musk ha detto di essere «pronto a fornire all’Italia la connessione più sicura e avanzata» rispondendo a un post su X di Andrea Stroppa, il trentenne esperto informatico che ormai da qualche mese è noto per essere un suo collaboratore informale. Anche la frase di Musk conferma una generica disponibilità da parte sua e della sua azienda, non un accordo già concluso.
Bloomberg però ha riferito anche diversi dettagli del possibile accordo: tra le altre cose ha scritto che secondo le sue fonti il governo e SpaceX starebbero discutendo di un contratto da 1,5 miliardi di euro della durata di cinque anni. Le fonti citate da Bloomberg hanno chiesto di non essere identificate per via della riservatezza delle discussioni.
Nello specifico l’accordo prevedrebbe la fornitura di un sistema di crittografia per i servizi telefonici e internet utilizzati dal governo italiano: cioè, in altre parole, un sistema per proteggere e rendere inaccessibili i contenuti delle comunicazioni governative a chi non è autorizzato. SpaceX fornirebbe questo servizio al governo attraverso il proprio sistema satellitare Starlink.
Il piano prevederebbe inoltre una serie di servizi di comunicazione per le forze armate italiane e l’introduzione in Italia dei servizi satellitari “direct-to-cell”, sempre forniti da Starlink: sono satelliti particolarmente potenti che consentono l’accesso a internet anche da punti del pianeta in cui i tradizionali operatori non funzionano: secondo le fonti di Bloomberg l’accordo prevede l’accesso a questo tipo di connessione in casi di emergenza, come attacchi terroristici o disastri naturali.
Secondo Bloomberg le trattative sarebbero in fase piuttosto avanzata: il possibile accordo sarebbe già stato approvato dai servizi segreti italiani e dal ministero della Difesa. Le discussioni per un accordo di questo tipo erano iniziate nel 2023, ma recentemente erano entrate in una fase di stallo. Bloomberg ha fatto notare che l’avanzamento in queste discussioni si è avuto dopo la visita a sorpresa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Donald Trump, nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida: nella nota diffusa il 6 gennaio il governo italiano dice di smentire «ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro» con Trump.
Trump, Repubblicano, ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre contro la candidata democratica Kamala Harris, e si insedierà come nuovo presidente a fine mese. Tra Meloni e Trump c’è da sempre molta sintonia politica, e Musk è da tempo molto vicino a Trump: lo ha apertamente sostenuto alle elezioni, investendo decine di milioni di dollari nella sua campagna elettorale, e Trump ha detto che Musk avrà anche un ruolo nel suo prossimo governo, come capo di un nuovo ente con compiti di consulenza riguardo alla riduzione delle spese delle agenzie federali.
Negli ultimi anni SpaceX ha stretto accordi con vari paesi del mondo per fornire servizi attraverso il sistema satellitare Starlink: attualmente serve oltre un centinaio di paesi e territori, in ambiti che vanno dall’utilizzo delle comunicazioni domestiche alla logistica e alla difesa, in quella che molti considerano una forma di concorrenza sleale ai servizi di comunicazione locali.
L’Italia è già tra i paesi a cui Starlink vende forniture per le telecomunicazioni. SpaceX si è già scontrata con Telecom Italia, con Elon Musk che l’ha accusata di ostacolare l’introduzione dei suoi servizi nel paese.
Bloomberg fa notare che l’Italia avrebbe avuto alcune alternative a SpaceX per il tipo di servizi di sicurezza contenuti nell’accordo in discussione, come la società di costellazione satellitare IRIS², dell’Unione Europea, o anche la costruzione di un proprio sistema satellitare in grado di fornire lo stesso servizio: in entrambi i casi, però, il costo del progetto avrebbe superato i 10 miliardi di euro.