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  • Domenica 5 gennaio 2025

Per entrare in macchina in centro a New York si dovrà pagare un pedaggio

Nonostante i ricorsi e le proteste, fra cui quella di Trump, in un paese in cui le auto hanno un ruolo fondamentale

Il ponte di Brooklyn, a New York (AP Photo/Andres Kudacki)
Il ponte di Brooklyn, a New York (AP Photo/Andres Kudacki)
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Da domenica per entrare in macchina nella parte sud di Manhattan, una delle zone più centrali e trafficate di New York, negli Stati Uniti, bisognerà pagare un pedaggio variabile in base all’orario. Misure simili sono in vigore in molte città del mondo (in forma un po’ diversa anche in Italia), ma è la prima volta che una città degli Stati Uniti prova a introdurle: in città e soprattutto nelle zone circostanti, dove abitano molti pendolari che si spostano ogni giorno a New York per lavoro, sono stati in molti a lamentarsi.

Il personaggio più di spicco che ha criticato il piano è stato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che è newyorkese e ha promesso che eliminerà il pedaggio una volta entrato in carica, dopo il 20 gennaio. Se il piano non fosse entrato in vigore prima di quella data avrebbe potuto indicare alle agenzie federali dei trasporti di non approvarlo, ma ora che i pedaggi sono iniziati non è detto che riesca a fermarli.

Le lamentele avevano già portato a rivedere il piano, che sarebbe dovuto partire a giugno e con un pedaggio massimo di 15 dollari: la governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul, lo aveva però rimandato, dicendo che nella sua forma iniziale avrebbe potuto avere «conseguenze impreviste per i newyorkesi». Ora le tariffe sono state abbassate del 40 per cento circa.

auto e pedoni in una strada di new york

Il traffico allo sbocco del ponte di Williamsburg, a Manhattan, nel 2019 (AP Photo/Mary Altaffer)

Le auto dovranno pagare 9 dollari dalle 5 di mattina alle 9 di sera nei giorni infrasettimanali (o dalle 9 di mattina alle 9 di sera nel weekend), mentre nel resto della giornata il pedaggio sarà di 2 dollari e 25 centesimi. I furgoni, gli autobus privati e quelli turistici pagheranno tariffe più alte, mentre le moto pagheranno la metà delle auto. I tassisti invece non dovranno pagare, ma i loro passeggeri avranno un sovrapprezzo. Ci sono poi varie categorie agevolate o con esenzioni, e sconti per chi va in città di frequente. I proventi del pedaggio saranno usati per finanziare il sistema di trasporto pubblico della città.

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Le nuove regole riguardano la zona a sud di Central Park, un’ampia area dove si trovano il centro finanziario e molti degli edifici più famosi della città, fra cui l’Empire State Building. In questa zona di New York il traffico stradale è un grosso problema, anche a causa della disposizione a griglia delle strade del centro. Spesso si formano ingorghi che limitano molto la velocità delle macchine (che durante l’ora di punta è in media attorno ai 17 chilometri orari), oltre a intralciare i veicoli di soccorso e causare inquinamento.

Secondo i critici però la tassa metterebbe in difficoltà centinaia di migliaia di persone che ogni giorno si spostano in città per lavorare. Oltre a essere la città più popolosa degli Stati Uniti, New York è uno dei principali centri economici del paese e del mondo, e attira lavoratori da tutte le zone circostanti. La maggior parte di loro deve spostarsi in automobile, anche perché a lungo i vari livelli dell’amministrazione degli Stati Uniti (sia a livello statale che federale) hanno scelto di favorire il trasporto in automobile rispetto ai mezzi pubblici. Anche per questo nessuna città statunitense è mai riuscita a introdurre un piano come quello di Manhattan, che potrebbe diventare un modello per iniziative simili.

È stata presentata almeno una decina di cause per impedire al piano di entrare in vigore. L’ultima è stata respinta venerdì: era un ricorso presentato dallo stato del New Jersey, secondo cui il piano avrebbe un impatto ambientale sproporzionato sulle zone circostanti.

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