Ad Haiti sono arrivati soldati dal Guatemala e da El Salvador, per contrastare le bande criminali che controllano buona parte della capitale

Un poliziotto kenyano inviato ad Haiti come parte della missione internazionale contro le bande criminali pattuglia le strade della capitale Port-au-Prince, il 5 dicembre 2024 (AP Photo/Odelyn Joseph)
Un poliziotto kenyano inviato ad Haiti come parte della missione internazionale contro le bande criminali pattuglia le strade della capitale Port-au-Prince, il 5 dicembre 2024 (AP Photo/Odelyn Joseph)

Venerdì ad Haiti, nei Caraibi, sono arrivati 75 soldati inviati dal Guatemala e 8 da El Salvador: si uniranno alla missione internazionale che sta provando a contrastare le bande criminali che hanno preso il controllo di buona parte della capitale Port-au-Prince. La missione è sostenuta dall’ONU e dagli Stati Uniti, ed è guidata dal Kenya, che ha inviato alcune centinaia di poliziotti. Oltre a loro si trovano già nel paese 24 soldati e poliziotti giamaicani e due del Belize.

Le bande criminali di Haiti hanno iniziato ad acquisire sempre più potere dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moïse, nel 2021. Nel 2024, proprio per evitare l’arrivo della missione di sicurezza internazionale avevano impedito al primo ministro Ariel Henry di tornare nel paese dopo un viaggio all’estero, e poi lo avevano costretto alle dimissioni. Da allora hanno preso il controllo di vari quartieri della capitale, compiuto massacri e violenze contro la popolazione, e condizionato la vita economica, politica e sociale del paese.

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