In Tunisia gira un cinema ambulante
In un paese con solo 15 sale ha permesso a molte persone di guardare un film su un grande schermo per la prima volta
In Tunisia, un paese che ha 12 milioni di abitanti, ci sono solo 15 cinema. Per questo gran parte della popolazione non ha mai avuto la possibilità di guardare un film su un grande schermo, anche perché il costo dei biglietti e le spese per raggiungere uno dei cinema esistenti sono proibitivi per molte persone. Nel 2024 però le cose sono cambiate, almeno per qualcuno, grazie a un cinema ambulante allestito all’interno di un camion: da maggio più di 15mila persone hanno partecipato alle sue proiezioni in diverse città tunisine.
Il cinema ambulante si chiama Cinématdour, ha 100 posti a sedere ed è gestito da un’organizzazione culturale privata, Agora, e da un ente non profit, Focus Gabès, grazie al sostegno di donazioni private. Ad esempio a Jemmal, che ha circa 40mila abitanti e si trova più o meno a metà strada tra la capitale Tunisi e Sfax, le proiezioni organizzate nell’arco di dieci giorni sono state finanziate da Dräxlmaier, un’azienda tedesca che produce componenti per il settore automobilistico e ha un sito produttivo nella città.
Amine Elhani, un ventitreenne che ha potuto guardare un film durante una di queste proiezioni e ne ha parlato con l’agenzia di stampa AFP, ha detto: «Lo schermo è enorme e gli effetti sonori sono incredibili». Prima del Cinématdour Elhani aveva guardato dei film solo sul suo telefono o sullo schermo di un computer. Ha anche raccontato di aver apprezzato l’esperienza del cinema specialmente perché gli ha permesso di vedere un film insieme agli amici.
Il Cinématdour si è spostato soprattutto tra città lontane dai cinema esistenti e quartieri dove il reddito medio è molto basso, come Hay Hlel, a Tunisi, dove si trova attualmente. In questo caso le proiezioni sono rese possibili da fondi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per cui sono stati proiettati film che hanno per tema questioni di salute mentale, abuso di sostanze, fumo e violenza contro le donne. Alcune proiezioni erano pensate specificamente per i bambini o per persone con disabilità uditive o visive. Molti bambini del quartiere hanno potuto andare al cinema per la prima volta grazie a questa iniziativa.
In precedenza il cinema ambulante era stato portato anche in aree più remote, come l’oasi di Nefta nella regione di Tozeur, ai margini del deserto del Sahara, nell’ovest della Tunisia. A Nefta il Cinématdour è rimasto per un mese intero, grazie alla donazione di un esportatore di datteri: 7.500 persone hanno potuto assistere ai film gratuitamente. Il mezzo è costato un milione di dinari tunisini, equivalenti a circa 300mila euro, e in un anno richiede una spesa di 500mila dinari.
I cinema ambulanti esistono anche in altri paesi, anche da molto tempo, ma secondo la direttrice del Cinématdour Ghofrane Heraghi questo è «unico» per come ha trasformato un camion in una vera e propria sala da proiezioni. Le organizzazioni che gestiscono il cinema sperano di ottenere maggiori fondi per acquistare altri camion ed espandere le proprie attività ed eventualmente, ha detto Heraghi ad AFP, portare il cinema ambulante in Algeria, Libia e altri paesi africani.
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