Non è vero che con il nuovo codice della strada sono diminuiti gli incidenti mortali, come dice Salvini
Il ministro dei Trasporti lo ha sostenuto con dati incompleti, e in ogni caso è troppo presto per fare bilanci
Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha sostenuto che nelle prime due settimane dall’entrata in vigore del codice della strada, cioè dal 14 al 28 dicembre del 2024, le persone morte in incidenti stradali sarebbero diminuite del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: secondo i dati riportati da Salvini, dal 14 al 28 dicembre del 2024 sarebbero morte 50 persone, contro le 67 del 2023.
Tuttavia l’associazione ASAPS (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), che si occupa da anni di sicurezza sulle strade e raccoglie molti dati al riguardo, ha fatto notare che i numeri presentati da Salvini sono fuorvianti: perché non tengono conto di come vengono raccolti i dati sugli incidenti stradali e forzano la valutazione di una riforma, peraltro molto contestata, in un periodo di tempo troppo limitato.
È piuttosto evidente che due settimane siano troppo poche per capire se un provvedimento del genere è stato o no efficace. Serve un monitoraggio più lungo, come sottolinea anche ASAPS, ma soprattutto servono dati completi.
L’associazione ha spiegato che i dati riportati da Salvini si riferiscono soltanto agli incidenti mortali rilevati dalla polizia stradale e dai carabinieri, e non includono quelli rilevati dalla polizia municipale, che ha competenza sulle strade urbane: e questi sono abitualmente la maggioranza (circa il 66 per cento) secondo l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT).
Secondo ASAPS, con cui collabora l’associazione Lorenzo Guarnieri (anche questa molto impegnata nella raccolta di dati affidabili e nella sensibilizzazione sul tema), nelle due settimane dopo l’entrata in vigore delle modifiche al codice della strada sono morte sulle strade italiane almeno 111 persone, più del doppio rispetto al numero dichiarato da Salvini. Nello stesso periodo del 2023 l’ASAPS, che raccoglie i dati dal web e dalle notizie pubblicate dai giornali, aveva contato 110 persone morte in incidenti stradali. L’associazione dice che peraltro questo numero è sottostimato, perché non tiene conto delle persone morte diversi giorni dopo un incidente: ai fini statistici infatti si tiene conto delle persone che muoiono nei trenta giorni successivi all’avvenimento.
Commentando i dati forniti da Salvini, anche il presidente dell’Associazione vittime della strada Domenico Musicco aveva detto che era «presto per cantare vittoria». Venerdì Matteo Renzi, leader del partito Italia Viva, ha accusato Salvini di essere un «bugiardo» in un tweet pubblicato su X in cui cita il comunicato dell’ASAPS.
Il nuovo codice della strada contiene una serie di norme controverse o la cui applicazione sarà problematica, come quelle che riguardano l’uso di sostanze stupefacenti, o le nuove regole per chi usa i monopattini elettrici. Le altre novità più rilevanti riguardano l’introduzione di pene e sanzioni più severe per diverse infrazioni che erano già previste dal codice della strada, tra cui la guida in stato di ebbrezza e l’uso del cellulare alla guida (per la guida in stato di ebbrezza comunque i limiti sono rimasti gli stessi, così come le sanzioni economiche).
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