Apple pagherà 95 milioni di dollari negli Stati Uniti per risolvere una causa per violazioni della privacy da parte di Siri

(AP Photo/Marcio Jose Sanchez, File)
(AP Photo/Marcio Jose Sanchez, File)

Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari (circa 92 milioni di euro) per risolvere una causa negli Stati Uniti in cui era accusata di aver violato la privacy degli utenti tramite il suo assistente vocale Siri. L’accordo chiude un contenzioso legale iniziato cinque anni fa in seguito a una class action in cui secondo l’accusa Apple avrebbe attivato di nascosto Siri sui suoi dispositivi per registrare le conversazioni degli utenti.

Secondo l’accusa le presunte registrazioni si sarebbero verificate senza che le persone attivassero Siri (che si può attivare su iPhone e sugli altri dispositivi di Apple dicendo “Hey Siri”), e i contenuti sarebbero stati condivisi con terze parti e inserzionisti. Nell’accettare il pagamento Apple non ha comunque ammesso la propria colpevolezza e ha continuato a ribadire di non aver commesso alcun illecito. L’accordo deve essere ancora approvato dal giudice distrettuale Jeffrey S. White: se approvato, decine di milioni di consumatori statunitensi che hanno posseduto iPhone e altri dispositivi Apple dal 17 settembre 2014 fino alla fine dello scorso anno potranno presentare reclamo e ricevere fino a 20 dollari di risarcimento per ogni dispositivo dotato di Siri.