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  • Giovedì 2 gennaio 2025

L’uomo sul Cybertruck esploso davanti al Trump Hotel di Las Vegas è stato identificato

Era un soldato statunitense di 37 anni che secondo le prime indagini si sarebbe sparato

Il Cybertruck esploso davanti al Trump Hotel di Las Vegas il 1° gennaio (Ethan Miller/Getty Images)
Il Cybertruck esploso davanti al Trump Hotel di Las Vegas il 1° gennaio (Ethan Miller/Getty Images)
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Intorno alle 8:40 di mercoledì 1° gennaio (le 17:40 in Italia) un Cybertruck di Tesla è esploso vicino all’ingresso del Trump Hotel di Las Vegas, in Nevada (Stati Uniti). All’interno del veicolo c’era un uomo che è morto: secondo le prime indagini si sarebbe ucciso sparandosi alla testa con una delle armi da fuoco trovate nel Cybertruck. Altre sette persone che erano nelle vicinanze sono state ferite in modo non grave. Gli agenti della polizia di Las Vegas hanno trovato nell’auto contenitori pieni di benzina e altri combustibili e diversi mortai per fuochi d’artificio.

L’esplosione è avvenuta a distanza di poche ore dall’attentato a New Orleans, nello stato della Louisiana, in cui un uomo a bordo di un’auto ha investito la folla nella notte di Capodanno uccidendo almeno 14 persone. Nell’ultima conferenza stampa sulle indagini lo sceriffo di Las Vegas Kevin McMahill ha confermato che molto probabilmente l’uomo nel Cybertruck era Matthew Alan Livelsberger, un soldato dell’esercito degli Stati Uniti di 37 anni il cui nome era già stato diffuso in precedenza: un esame del DNA dovrà confermare l’identificazione, che non è stata immediata per via delle condizioni dei resti dell’uomo, bruciati nell’esplosione.

McMahill ha detto di ritenere che l’esplosione del Cybertruck sia stato un «incidente isolato», ma le autorità stanno comunque indagando per capire se ci fosse qualche legame con la strage di New Orleans. Lo sceriffo ha anche detto che gli investigatori sanno che sia Livelsberger che Shamsud-Din Bahar Jabbar, l’autore dell’attacco di New Orleans, ex militare, avevano prestato servizio nella base militare di Fort Liberty, in North Carolina, ma non nella stessa unità né negli stessi anni. E anche se entrambi prestarono servizio in Afghanistan nel 2009, non si trovavano nella stessa regione: allo stato attuale delle indagini non ci sono prove che si conoscessero.

– Leggi anche: Chi era l’attentatore di New Orleans

Le autorità locali e federali che stanno indagando sul caso non hanno stabilito se l’esplosione possa essere considerata un atto di terrorismo. McMahill ha detto che ritengono che Livelsberger non avesse «alcun legame» con l’ISIS o con altre organizzazioni terroristiche (al contrario dell’attentatore di New Orleans).

I Cybertruck sono dei pickup commercializzati da Tesla a partire dal 2023, con un design squadrato molto riconoscibile. Quello esploso a Las Vegas era stato noleggiato in Colorado tramite l’app Turo – la stessa usata dall’attentatore di New Orleans per noleggiare l’auto con cui ha investito la folla. Era arrivato a Las Vegas verso le 7:30: dopo aver vagato nel centro della città per circa un’ora e si era avvicinato a una porta d’ingresso del Trump Hotel, esplodendo circa 15 secondi dopo essersi fermato. L’hotel si trova nel centro della città, a breve distanza da altri alberghi molto noti come il Bellagio e il Caesars Palace.

Tesla è di proprietà di Elon Musk, l’imprenditore miliardario che negli ultimi mesi è diventato uno dei principali sostenitori e finanziatori del presidente eletto Donald Trump. Su X (il social network che tra l’altro è sempre di proprietà di Musk), Musk ha scritto che l’esplosione «è stata causata da fuochi d’artificio e/o da una bomba», e che l’auto non avrebbe avuto difetti. La causa e la dinamica dell’esplosione non sono ancora state confermate dalle autorità.