Le grosse notizie del 2024 dal mondo
È stato un anno di guerre, crolli di regime, attentati, rivoluzioni, tentativi di colpo di stato e molte elezioni, ma anche di Olimpiadi, tour da record e tennisti vincenti
Era previsto che il 2024 fosse l’anno con più elezioni della storia: due miliardi di persone al voto, e le presidenziali statunitensi ad attirare le maggiori attenzioni. A questi eventi previsti, già numerosi, se ne sono aggiunti di imprevedibili, come il crollo improvviso del regime siriano, e altri che sono proseguiti dal 2023, come le guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza. Abbiamo raccolto qui i più notevoli. Sono molti, è stato un anno intenso.
La crisi di Stellantis (da gennaio in poi)
Nella più generale crisi dell’auto in Europa, dovuta tra le altre cose alla concorrenza della Cina e alla difficile transizione verso l’elettrico, il 2024 di Stellantis merita un discorso a parte, essendo uno dei gruppi più importanti al mondo nonché erede della Fiat. Alla fine del 2023 erano cominciate le dismissioni di alcuni stabilimenti, poi nel corso del 2024 ne sono stati lasciati fermi altri, con gli operai in cassa integrazione. A causa del calo della produzione la crisi dell’indotto si è aggravata. In più il gruppo ha spesso litigato con il governo italiano per via di promesse non mantenute. La gestione dell’amministratore delegato Carlos Tavares si è rivelata fallimentare sotto molti aspetti, e infatti a inizio dicembre si è dimesso, lasciando a chi gli succederà una situazione assai intricata.
La vittoria di Sinner agli Australian Open (gennaio)
Il 28 gennaio il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open battendo in finale Daniil Medvedev per 3 set a 2, in rimonta dopo aver perso i primi due set. È stata la sua prima vittoria in uno dei quattro tornei del Grande Slam, i più prestigiosi del tennis, e anche la sua definitiva affermazione come uno dei migliori tennisti al mondo (in semifinale aveva sconfitto Novak Djokovic, in quel periodo il numero 1 del mondo). Sinner ha avuto poi una stagione pressoché perfetta e forse irripetibile, nella quale ha perso solamente 6 delle 76 partite che ha giocato e ha vinto anche il suo secondo titolo del Grande Slam (gli US Open), le ATP Finals a Torino, altri cinque tornei ATP e la seconda Coppa Davis di fila con l’Italia, chiudendo da numero 1 del mondo un anno in cui il tennis maschile è molto cambiato.
I procedimenti internazionali contro Israele (da febbraio in poi)
Il 2024 è stato anche l’anno in cui diversi tribunali internazionali hanno avviato procedimenti contro Israele e il suo governo per il modo in cui sta conducendo l’invasione della Striscia di Gaza. Dall’inizio delle operazioni, cominciate nell’ottobre del 2023 dopo gli attacchi di Hamas, le forze armate israeliane hanno ucciso almeno 45mila palestinesi, in gran parte civili. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità contro il primo ministro Benjamin Netanyahu, che sta condizionando la sua possibilità di spostarsi in alcuni stati. Da mesi invece la Corte internazionale di giustizia sta esaminando una mozione del Sudafrica secondo cui la guerra di Israele a Gaza costituirebbe un atto di genocidio contro il popolo palestinese. Una questione delicatissima e anche difficile da sciogliere.
La crisi fuori controllo ad Haiti (febbraio, prima e dopo)
Ad Haiti le cose andavano già molto male nel 2023, nel 2022 e anche nel 2021. A partire da febbraio del 2024 però la situazione è ulteriormente peggiorata. Le proteste contro il governo del primo ministro ad interim Ariel Henry, che non aveva rispettato il limite del 7 febbraio come data per organizzare nuove elezioni, si sono presto trasformate in una mobilitazione delle potenti bande armate che controllano quasi tutta la capitale Port-au-Prince e parte del paese. L’alleanza fra bande ha portato alle dimissioni del primo ministro, ma la situazione non è cambiata: diplomatici stranieri, ong e ONU se ne sono andati quasi tutti; l’arrivo di un contingente militare della missione promossa dall’ONU è stata inefficace; un nuovo primo ministro è stato nominato e destituito nel giro di pochi mesi; la violenza delle bande è aumentata.
La morte di Alexei Navalny (febbraio)
Il 16 febbraio Alexei Navalny, il principale oppositore politico del presidente Vladimir Putin in Russia, è morto nel carcere di massima sicurezza IK-3, in Siberia, a quasi 2.000 chilometri da Mosca. Navalny si trovava in carcere da quasi tre anni con accuse pretestuose, e in più di un’occasione aveva denunciato maltrattamenti, denutrizione e condizioni di prigionia estreme e punitive. Secondo le autorità russe, Navalny sarebbe morto per cause naturali dopo aver fatto una passeggiata. I suoi collaboratori sostengono che sia stato ucciso. Mesi dopo la sua morte sua moglie Yulia Navalnaya ha annunciato di voler prendere il posto di suo marito come leader dell’opposizione russa.
L’attentato dell’ISIS a Mosca (marzo)
La sera del 22 marzo quattro uomini armati sono entrati al Crocus City Hall, un teatro che si trova nella periferia nordoccidentale di Mosca, in Russia, mentre era in corso uno spettacolo: hanno cominciato a sparare, uccidendo 145 persone e ferendone 551. L’attacco è stato rivendicato dall’ISIS attraverso la sua agenzia di stampa non ufficiale Amaq, ed è stato poi attribuito al gruppo terroristico ISIS-K (o ISKP, o Provincia del Khorasan dello Stato Islamico), affiliato all’ISIS e attivo principalmente in Afghanistan. È stato uno degli attentati più mortali della storia russa recente e ha mostrato come l’ISIS, nella sua lotta jihadista, non faccia davvero distinzioni tra Russia e Occidente.
L’attentato al primo ministro slovacco Robert Fico (maggio)
Il 15 maggio un uomo ha sparato più volte al primo ministro slovacco Robert Fico, ferendolo gravemente. Fico è stato trasportato d’urgenza in ospedale e sottoposto a operazioni chirurgiche per diverse ore prima di essere considerato fuori pericolo. Il recupero è stato lungo, Fico ha potuto riprendere a lavorare solo a luglio. L’assalitore è Juraj Cintula, un 71enne che secondo le indagini ha agito per ragioni politiche. In seguito Fico ha detto di averlo perdonato, mentre non ha perdonato l’opposizione al suo governo populista che lui ritiene responsabile morale del tentativo di ucciderlo. L’attentato ha esasperato ulteriormente il clima politico del paese, già tossico.
L’incidente in elicottero in cui è morto il presidente iraniano (maggio)
Ebrahim Raisi aveva 63 anni ed era presidente dell’Iran dal 2021. Era un ultraconservatore ed era considerato molto vicino alla Guida suprema Ali Khamenei, la massima autorità politica e religiosa dell’Iran, di cui era anche accreditato come potenziale successore. Il 19 maggio Raisi tornava da un viaggio in Azerbaijan, quando il suo elicottero è precipitato in una zona montuosa: dopo alcune ore di ricerche è stata confermata la sua morte (l’elicottero è caduto a causa di condizioni meteorologiche complesse). Le elezioni organizzate per sostituirlo sono state vinte a sorpresa da Massoud Pezeshkian, candidato riformista.
Elezioni europee e nuovi equilibri, più a destra (giugno)
Tra il 6 e 9 giugno nei 27 paesi dell’Unione si è votato per rinnovare il Parlamento Europeo: l’estrema destra ha vinto in Francia e in Austria, ed è arrivata seconda in Germania. In Francia il risultato delle elezioni europee ha aperto una crisi politica che è ancora in corso. In generale i partiti di destra ed estrema destra hanno aumentato il loro numero di seggi (pur senza arrivare alla maggioranza). I partiti di sinistra e i Verdi sono andati bene quasi solo nel Nord Europa, altrove hanno faticato. Questi risultati hanno portato a un Parlamento, e quindi poi a una Commissione Europea, più sbilanciati a destra di quelli uscenti. Ah, è stata anche la prima volta che il Post ha fatto una diretta video.
La grande vittoria dei Laburisti nel Regno Unito, dopo 14 anni (luglio)
Alle elezioni britanniche del 4 luglio i Laburisti hanno ottenuto una vittoria storica e nettissima, con 411 seggi su 650. I Conservatori di Rishi Sunak, che avevano governato nei precedenti 14 anni, hanno subìto la peggiore sconfitta della loro storia moderna, pagando una crisi dei consensi che si sono trascinati dal mandato di Boris Johnson fino a questa campagna elettorale. Il leader dei Laburisti, Keir Starmer, ha spostato il partito su posizioni centriste e in generale non ne ha sbagliata una. Per la prima volta in una carriera trentennale, Nigel Farage è stato eletto alla Camera dei Comuni, la camera bassa britannica. Il suo ultimo partito sovranista, Reform UK, ha preso più di 4 milioni di voti e da lì in poi è entrato in una fase di espansione.
Il successo da record dell’Eras Tour di Taylor Swift (luglio)
Il 12 e il 13 luglio a Milano ci sono state le due date italiane dell’Eras Tour della cantante pop statunitense Taylor Swift, un tour musicale diventato un fenomeno economico, oltre che culturale, gigantesco. Swift ha portato il suo concerto – lungo tre ore e mezza, con 45 canzoni – in 51 città di cinque continenti per un totale di 149 date. L’Eras Tour era cominciato il 17 marzo del 2023 ed è finito quasi due anni più tardi, l’8 dicembre 2024, stabilendo nuovi record notevoli. Oggi è il tour con gli incassi più alti nella storia, nonché il primo a superare la soglia di un miliardo di dollari di incassi. Interrotto soltanto per la minaccia di un attacco terroristico a Vienna, ad agosto, ha attirato anche decine di migliaia di fan fuori dagli stadi, che seguivano il concerto anche senza biglietto.
Il tentato omicidio di Donald Trump (luglio)
Il 13 luglio, durante un comizio a Butler, Pennsylvania, Donald Trump si è girato verso uno schermo per mostrare un grafico: in quel momento il 20enne Thomas Matthew Crooks gli ha sparato. Trump è stato ferito a un orecchio, si è inginocchiato a terra ma pochi secondi dopo si è rialzato con un pugno alzato e un rivolo di sangue sulla faccia: le foto scattate in quel momento sono diventate subito un simbolo. Crooks è stato ucciso poco dopo, ma l’attentato ha riacceso un vecchio dibattito negli Stati Uniti sull’inefficienza del Secret Service, l’agenzia che protegge presidenti ed ex presidenti. Pochi giorni dopo Trump si è presentato alla convention Repubblicana; due mesi dopo un’altra persona è stata arrestata prima che tentasse di sparargli, in Florida.
Il caso della pugile algerina Imane Khelif alle Olimpiadi (agosto)
Il primo agosto alle Olimpiadi la pugile italiana Angela Carini si è ritirata meno di un minuto dopo l’inizio dell’incontro di boxe nella categoria 66 kg contro l’algerina Imane Khelif, dall’aspetto considerato mascolino e dal fisico significativamente più possente delle avversarie. Da quel momento, in Italia ma non solo, sono iniziate molte polemiche sulla decisione del Comitato olimpico di far competere Khelif con le donne. Diversi media ed esponenti del governo italiano hanno identificato Khelif come “pugile trans”, nonostante non fosse così, citando come prova la precedente esclusione di Khelif ai Mondiali del 2023. Quella decisione però era stata definita dal CIO «arbitraria» ed era stata presa dalla controversa federazione internazionale di boxe (l’IBA), notoriamente corrotta e legata al regime russo. Alla fine Khelif ha vinto la medaglia d’oro e il giorno dopo ha sporto denuncia per atti di bullismo online nei suoi confronti. La pugile ha preferito non confermare pubblicamente l’ipotesi che era stata più condivisa per spiegare la sua forza fisica apparentemente molto superiore alle avversarie, e cioè che rientri nello spettro dell’intersessualità.
La rivoluzione degli studenti in Bangladesh (agosto)
Dopo settimane di intense e violente proteste antigovernative, il 4 agosto Sheikh Hasina, la prima ministra del Bangladesh, si è dimessa ed è fuggita dal paese. Hasina era al potere dal 2009 e governava il Bangladesh in maniera sempre più autoritaria, con una repressione sistematica dell’opposizione e di ogni forma di dissenso. Le proteste erano cominciate a causa di una questione legata alla distribuzione dei posti di lavoro pubblici, ma si erano via via allargate fino a diventare manifestazioni per la democrazia. Dopo un breve periodo di transizione, il rispettato economista premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus è stato nominato alla guida di un governo di transizione.
L’operazione dell’Ucraina a Kursk (agosto)
Nella mattina del 6 agosto l’esercito ucraino ha iniziato a bombardare in Russia, nella regione di Kursk, e poco dopo un numero imprecisato di truppe e di mezzi corazzati sono entrati nell’area superando il confine. L’operazione, organizzata nella massima segretezza, ha colto di sorpresa tutti, anche gli stessi russi: è stata la prima volta dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina che l’esercito ucraino avviava un’estesa operazione in territorio russo. Dopo meno di una settimana gli ucraini hanno dichiarato di controllare oltre 1.000 chilometri quadrati di territorio. L’operazione aveva l’obiettivo di rallentare l’avanzata russa nel Donbass, dove però i russi hanno continuato ad avanzare. Poi a Kursk sono arrivati i nordcoreani.
Israele ha attaccato il Libano in ogni modo (settembre-ottobre)
Il 17 settembre in tutto il Libano migliaia di cercapersone in dotazione a membri del gruppo libanese Hezbollah hanno cominciato a esplodere tra le mani e nelle tasche dei loro possessori. Sono state uccise 42 persone e ferite 4.000. L’attacco è stato parte di un sofisticato piano di Israele ed è stato l’inizio di una serie di operazioni più ampie contro Hezbollah. Giorni dopo Israele ha avviato una campagna imponente di bombardamenti in Libano, che ha decimato le forze del gruppo e ucciso anche il suo leader, Hassan Nasrallah, e ha causato migliaia di morti civili. A ottobre ha poi invaso il sud del Libano via terra. Hezbollah ha accettato un cessate il fuoco il mese dopo.
I centri italiani per migranti in Albania (ottobre)
A ottobre hanno aperto i due centri per migranti che il governo italiano ha fatto costruire in Albania, molto discussi fin da quando venne fuori il piano per realizzarli. Sembrò inizialmente una questione solo italiana, ma nel tempo i leader di molti altri paesi hanno mostrato interesse per il progetto. I centri dovrebbero servire a svolgere fuori dall’Italia le procedure di identificazione, detenzione e rimpatrio di una piccola parte delle persone migranti soccorse in mare dalle autorità italiane: quelle che secondo il governo non avrebbero diritto d’asilo perché provenienti da paesi considerati “sicuri”. Questa tesi è molto opinabile sul piano del diritto internazionale, e infatti finora i centri non sono entrati in funzione. Per capire cosa ne sarà, si dovrà probabilmente attendere che si pronunci la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Le contestate elezioni in Georgia (ottobre)
A ottobre in Georgia si sono tenute delle elezioni parlamentari attesissime da anni, vinte a sorpresa dal partito di governo, Sogno Georgiano, filorusso. Sia i partiti filoeuropei sia gli osservatori indipendenti hanno riscontrato stranezze e varie irregolarità nel voto. Poche settimane dopo, Sogno Georgiano ha sospeso i negoziati per aderire all’Unione Europea. Da allora quasi ogni giorno a Tbilisi, la capitale, si tengono partecipatissime manifestazioni filoeuropee e anti governative, che spesso sono state represse con la forza. A fine dicembre si è insediato il nuovo presidente del paese, indicato da Sogno Georgiano. La presidente uscente, Salomé Zourabichvili, espressione dei partiti filoeuropei, ha detto di non riconoscerne la legittimità.
Le grandi alluvioni a Valencia (ottobre)
Anche il 2024 è stato un anno di alluvioni, in Italia (Liguria, Toscana, Emilia-Romagna e Sicilia) ed Europa (nei paesi centro-orientali a settembre). La più grave è stata però quella che il 29 e 30 ottobre ha colpito la Comunità Valenciana e in misura minore Castiglia-La Mancia e Andalusia. Nella zona di Valencia il 29 ottobre sono piovuti quasi 800 millimetri d’acqua, gli abitanti sono stati informati in ritardo e gli allarmi sono scattati quando stava già piovendo da più di otto ore e ormai diverse zone erano allagate. Sono morte 229 persone, travolte dall’acqua mentre erano in auto o in casa, in uno dei più gravi disastri della storia della Spagna. La gestione dell’alluvione è diventata poi un grosso caso politico fra la destra e la sinistra spagnole.
La seconda vittoria di Trump (novembre)
La campagna elettorale negli Stati Uniti ebbe il suo primo momento davvero sorprendente a luglio, quando il presidente Joe Biden, dopo un dibattito disastroso e molto criticato anche da esponenti del Partito Democratico, si ritirò lasciando la candidatura alla sua vicepresidente, Kamala Harris. Harris dovette quindi organizzare una campagna elettorale in pochissimo tempo: riuscì comunque a raccogliere nuovi consensi, e si posizionò sempre più o meno pari nei sondaggi con Trump. Alla fine però, alle elezioni del 5 novembre Trump vinse in maniera piuttosto netta, raccogliendo risultati molto positivi in tutti gli stati in bilico e anche tra le minoranze etniche. Per la sua prossima amministrazione Trump ha nominato persone estremiste e radicali per incarichi importanti, causando varie polemiche.
Il maldestro colpo di stato di Yoon in Corea del Sud (dicembre)
Martedì 3 dicembre il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol ha imposto a sorpresa, tra lo stupore di tutti, la legge marziale, come soluzione per superare la resistenza del parlamento alle sue proposte (il parlamento è controllato dalle opposizioni). Ha sospeso così le libertà politiche e di associazione dei cittadini, e la democrazia. La legge marziale è rimasta in vigore per meno di sei ore, fino a quando il parlamento ha votato per revocarla. Yoon non si era garantito l’appoggio di nessuno, nemmeno del suo partito, e si è arreso presto. Il 14 dicembre il parlamento ha poi votato il suo impeachment. Vale la pena ricordare che ai presidenti sudcoreani è quasi sempre andata male.
La rivoluzione inattesa in Siria (dicembre)
La fine del regime brutale di Bashar al Assad in Siria è stata rapidissima, poco violenta e del tutto inattesa. È cominciata alla fine di novembre, quando i gruppi armati anti-assadisti capeggiati da Hayat Tahrir al Sham hanno avviato un’offensiva per allontanare dalla zona di Idlib la linea del fronte. Al primo contatto, però, le difese del regime sono crollate, prive del sostegno degli storici alleati, distratti (la Russia impegnata in Ucraina) o indeboliti (Hezbollah e l’Iran impegnati contro Israele). A quel punto i ribelli sono avanzati verso Aleppo, conquistata in un paio di giorni: poi hanno preso Hama, Homs e la capitale Damasco, quasi senza combattere. Assad è fuggito a Mosca. I ribelli hanno istituito un governo ad interim e cominciato a rivelare le atrocità del regime.
L’omicidio Thompson e Luigi Mangione (dicembre)
Brian Thompson era l’amministratore delegato di UnitedHealthcare, un’importante azienda statunitense del settore delle assicurazioni mediche: il 4 dicembre un uomo col volto coperto gli ha sparato tre colpi di pistola, uccidendolo, in centro a Manhattan, e poi è scappato. Nei giorni successivi sui social è iniziata a emergere una certa empatia verso l’autore dell’omicidio e varie tesi giustificative, minoritarie ma rumorose: l’uomo era visto come un vendicatore di uno dei settori più odiati negli Stati Uniti, quello delle assicurazioni sanitarie. Il 9 dicembre Luigi Mangione è stato arrestato in un McDonald’s in Pennsylvania. Ha 26 anni, viene da una famiglia ricca, ha agito per motivazioni politiche ed è fotogenico: la sua romanticizzazione continua.
Il processo e la sentenza Pelicot (dicembre)
Giovedì 19 dicembre il tribunale di Avignone ha condannato a 20 anni di carcere Dominique Pelicot per le violenze commesse nei confronti dell’ex moglie Gisèle Pelicot: era accusato di averla stuprata e di aver permesso a decine di sconosciuti di violentarla a loro volta dopo averla resa incosciente. Gli altri 50 imputati nel processo hanno ricevuto condanne dai 3 ai 15 anni. È stato uno dei processi più seguiti degli ultimi anni in Francia, con grandi manifestazioni e migliaia di persone che sono andate ad assistere alle udienze per sostenere Gisèle Pelicot: la sua decisione di avere un processo pubblico e le sue prese di posizione femministe sul tema hanno riaperto una discussione sulla “cultura dello stupro” a tutti i livelli nella società francese, e hanno incoraggiato molte persone a parlare più apertamente delle loro esperienze di violenza.
Menzioni speciali
Fra le notizie più rilevanti successe nell’ultimo anno ci sono anche le crisi politiche in Francia e Germania: nel primo caso ci sono state elezioni ma non hanno sbloccato la situazione; nel secondo sono previste a febbraio del 2025. Altre elezioni degne di nota sono state quelle indiane, finite a giugno, in cui il primo ministro Narendra Modi ha vinto, ma molto meno largamente di come ci si attendesse, e quelle presidenziali in Romania, il cui risultato è stato annullato dalla Corte Costituzionale per interferenze durante la campagna elettorale.
Il 2024 è stato l’anno delle Olimpiadi di Parigi, molto riuscite a livello organizzativo (tranne qualche discussione sulla balneabilità della Senna), e piene di cose da ricordare. È stato anche l’anno dell’annuncio della reunion degli Oasis, che ha dominato il discorso culturale per settimane e che si concretizzerà nel 2025. E sarà anche l’anno più caldo mai registrato, in cui verrà superata la soglia di 1,5° C in più di temperatura rispetto ai livelli preindustriali. In Italia l’Emilia-Romagna è stata colpita da una nuova alluvione, mentre a livello politico-giudiziario è stato l’anno dell’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti, in una vicenda che in modo inconsueto ha avuto un rapido esito legale, con un patteggiamento.