Anche a Napoli sono state istituite delle “zone rosse” per la sicurezza, per tre mesi
Come già avvenuto in altre grandi città d’Italia, martedì 31 dicembre anche a Napoli il prefetto ha istituito delle “zone rosse” per ragioni di sicurezza: saranno quattro, nei quartieri Vomero, Chiaia e Decumani, e nell’area della stazione Garibaldi. Saranno in vigore per 3 mesi, a meno di proroghe, a partire dal 31 dicembre.
Le “zone rosse” sono quelle in cui si ritiene sia maggiore il rischio che vengano commessi reati, sulla base di vari criteri (per esempio perché sono molto frequentate o perché ospitano eventi). Istituendo le zone rosse in sostanza si dà alle forze dell’ordine la facoltà di dare un ordine di allontanamento da quei posti (cioè un divieto di accesso), nei confronti delle persone che vengono ritenute “pericolose” o che hanno precedenti penali per alcuni reati. Sono già state istituite “zone rosse” simili in città come Milano, Firenze e Bologna (queste ultime già da alcuni mesi).
Il 17 dicembre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva inviato ai prefetti d’Italia una direttiva in cui li invitava (senza obblighi, ma valutando le situazioni specifiche per ogni città) a prendere misure per la sicurezza sfruttando le possibilità del cosiddetto “daspo urbano”: un provvedimento che prevede appunto la possibilità di dare un ordine di allontanamento da certi posti per giorni o mesi nei confronti di tutte le persone che «impediscono l’accessibilità e la fruizione» di luoghi pubblici. La concomitanza con le celebrazioni di Capodanno naturalmente non è casuale, ma non è l’unico motivo per cui sono state istituite le “zone rosse”: per questo sia a Napoli che a Milano resteranno in vigore per tre mesi.