Nello Zimbabwe è stata abolita la pena di morte

Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, lo scorso settembre
Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, lo scorso settembre (Wang Zhao via AP)

Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha promulgato martedì la legge che abolisce definitivamente la pena di morte, approvata 2 settimane fa dal Senato del paese africano. Nello Zimbabwe le esecuzioni erano sospese dal 2005, ma i tribunali avevano continuato a emettere condanne a morte: attualmente c’erano oltre 60 persone condannate a morte, di cui martedì Mnangagwa ha convertito la pena in ergastolo. Una clausola della nuova legge consente comunque di ripristinare la pena di morte in caso di emergenza nazionale.

A 21 anni lo stesso Mnangagwa era stato condannato a morte per aver fatto esplodere un treno nel 1964, durante la guerra d’indipendenza dello Zimbabwe: fu arrestato e torturato, successivamente la sua condanna venne commutata in 10 anni di carcere per via della sua giovane età. Oggi la pena di morte è legale in una decina di stati africani e in 55 stati nel mondo: nel 2004, vent’anni fa, erano 76. L’ultimo stato africano ad aver abolito la pena di morte era stato lo Zambia, nel 2022, preceduto da Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Ciad e Burkina Faso.