Sono stati revocati gli arresti domiciliari ad Anna Donelli, la suora indagata in un’inchiesta sulla ’ndrangheta a Brescia

Suor Anna Donelli in tribunale a Brescia il 13 dicembre (Ansa/Filippo Venezia)
Suor Anna Donelli in tribunale a Brescia il 13 dicembre (Ansa/Filippo Venezia)

Sono stati revocati gli arresti domiciliari ad Anna Donelli, una suora che a inizio dicembre era stata arrestata perché accusata di vari reati in un’inchiesta sulle attività della ’ndrangheta a Brescia.

La revoca degli arresti domiciliari è stata decisa dal tribunale del Riesame, quello a cui ci si può appellare per chiedere di rivalutare le “misure cautelari”, cioè i provvedimenti con cui un giudice può decidere di limitare la libertà di una persona anche prima che sia condannata, se ritiene che ci siano ragioni valide per farlo (per esempio perché quella persona potrebbe inquinare le prove o reiterare il reato per cui è accusata).

Donelli è tuttora indagata con l’accusa di aver facilitato le comunicazioni tra la cosca a capo della ’ndrangheta a Brescia, la famiglia Tripodi, e i suoi affiliati in carcere, trasmettendo messaggi e direttive per conto della cosca. L’accusa formale nei suoi confronti è di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Lei ha respinto le accuse attraverso il suo avvocato. Nell’inchiesta sono indagate complessivamente 29 persone per vari reati, fra cui estorsioni, traffico di armi e di droghe illegali.