Costruirsi una carriera da meme
Ci ha provato la "Hawk Tuah Girl", diventata famosa per un'intervista durante l'estate, che però ora è coinvolta in uno scandalo di criptovalute
Fino a qualche anno fa, ottenere un momento di fama online per via di un video o di una foto buffa non serviva a granché. La storia del web è piena di personaggi che sono diventati dei meme noti a milioni di utenti in giro per il mondo senza per questo ottenere grandi benefici personali. La situazione è cambiata da qualche anno, soprattutto grazie alle maggiori possibilità di monetizzare i propri contenuti sui social network una volta superata una certa soglia di follower o visualizzazioni. Anche così, però, è piuttosto raro che il protagonista di un meme riesca a mantenere a lungo su di sé l’attenzione delle masse online: la parola “demure”, per esempio, è stata un tormentone per qualche settimana ad agosto, dando una certa visibilità alla sua creatrice, ma poi sostanzialmente dimenticata.
In modo piuttosto inaspettato, è andata diversamente a Haliey Welch, la cosiddetta “Hawk Tuah Girl”: una ragazza ventiduenne di una cittadina di 700 abitanti del Tennessee che fino a quest’estate lavorava in una fabbrica di molle e da allora è riuscita a diventare una celebrità di media grandezza sul web, grazie a un unico video virale pubblicato a metà giugno. Fino a quando, come è successo a molte altre celebrità anche più grosse di lei negli ultimi anni, è stata coinvolta in uno scandalo relativo alle criptovalute.
Welch diventò famosa per un video pubblicato a giugno dalla coppia di youtuber @timanddeetv, specializzati soprattutto in contenuti “man on the street”, in cui fermano persone a caso per strada per fare loro domande a bruciapelo. In questo caso la domanda era: «C’è una mossa che puoi fare a letto che fa impazzire l’uomo ogni volta che la fai?». Welch, una ragazza bionda, carina e dal forte accento del Tennessee, visibilmente brilla, diventò uno dei meme più condivisi dell’estate rispondendogli: «Oh, devi fare hawk tuah e sputargli sopra». Il modo disinvolto e divertito con cui condivise questo consiglio in materia di sesso orale, imitando il suono di uno sputo, fece circolare moltissimo il video, che fu visto, commentato e rilanciato centinaia di migliaia di volte su X (Twitter), Instagram e TikTok, in tutto il mondo.
Nell’arco di pochi giorni su internet furono venduti migliaia di prodotti a tema “Hawk Tuah”: tazze, magliette, cappellini. Welch, inizialmente imbarazzata per la visibilità enorme ottenuta da una battuta sconcia che aveva fatto da ubriaca, ci mise un paio di settimane a lanciare una propria linea di cappellini, vendendone varie migliaia. In molti pensavano che la sua popolarità sarebbe durata al massimo un paio di settimane: a inizio luglio, per esempio, la giornalista EJ Dickson, esperta di cultura digitale, aveva previsto che si sarebbe parlato di Welch per altri due o tre giorni e che poi «sarebbe stata ripresa mentre pronunciava un insulto razzista su un aereo e sarebbe tutto finito».
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La storia di Welch però è proseguita diversamente: nell’arco di pochi mesi ha ottenuto milioni di follower sui vari social network, ha fondato un’associazione di beneficienza per gli animali, ha lanciato un podcast seguito da decine di migliaia di persone, è andata in televisione, ha persino lanciato la prima palla della stagione a una partita dei Mets, celebre squadra di baseball di New York.
Non è chiaro quante delle persone che la seguono, che ascoltano il suo podcast e comprano i prodotti a tema “Hawk Tuah” lo facciano perché trovano Welch ridicola: nei commenti dei suoi video si trovano soprattutto meme e battutine che danno l’idea che pochi ascoltino davvero quello che lei ha da dire. Ma Welch è riuscita comunque a mantenere un quantitativo di attenzione inatteso, tenendosi peraltro distante dalla politica: ha evitato infatti di trasformarsi nell’influencer di destra che molti si aspettavano diventasse, considerato che è del Tennessee, uno stato tendenzialmente Repubblicano, e che il suo video era piaciuto molto in particolare agli uomini conservatori statunitensi.
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Alla fine, a mettere in crisi la sua immagine di ragazza carismatica e spigliata con un simpatico accento del sud non è stata un’affermazione controversa, ma uno scandalo relativo a $HAWK, una criptovaluta ispirata proprio a “Hawk Tuah”.
$HAWK è un cosiddetto “meme coin”, una criptovaluta ispirata a un meme o a un fenomeno di cultura pop (i “meme coin” più famosi sono i dogecoin, per capirci). Sono prodotti su cui molti investono per scherzo, o senza avere grandi esperienze pregresse negli investimenti, e anche per questo il loro valore tende a fluttuare molto e in modo repentino. Il caso di $HAWK, però, è stato particolarmente sospetto. La moneta è stata sviluppata dalla fondazione Tuah The Moon, con sede nelle isole Cayman, che ha pagato Welch 125mila dollari affinché la promuovesse sui suoi canali social: appena è stato possibile investirvi, il suo valore di mercato è salito rapidamente a 500 milioni di dollari, per poi scendere altrettanto rapidamente a meno di 30 milioni di dollari nell’arco di poche ore, crollando quindi di oltre il 90 per cento.
Welch è stata immediatamente accusata di aver truffato gli investitori con un cosiddetto “schema pump-and-dump”, in cui un gruppo di persone crea o acquisisce grandi quantità di una specifica criptovaluta di basso valore in modo da gonfiare artificialmente il suo valore di mercato, fingendo ci siano grandi aspettative e interessi, per poi vendere in blocco, provocando un rapido deprezzamento. Welch ha provato a negare questa accusa in un video trasmesso in diretta su X insieme a due soci: lei, però, è stata zitta gran parte del tempo e poi se n’è andata all’improvviso, dicendo che voleva andare a dormire.
Da lì in avanti è sostanzialmente scomparsa: per due settimane non ha pubblicato nulla su nessuno dei suoi profili social, e il suo podcast si è interrotto senza spiegazioni. La sua ultima frase nella diretta su X – «Anyhoo I’m going to go to bed and I’ll see you guys tomorrow» – nel frattempo è diventata un meme su TikTok, utilizzata soprattutto per prendere in giro il tipo di persona che si inventa una scusa per tirarsi fuori da una situazione difficile.
Dopo due settimane di silenzio, Welch ha pubblicato un post in cui ha annunciato che sta collaborando con un gruppo di persone che ha deciso di fare causa alla Fondazione Tuah The Moon e a overHere, la piattaforma su cui è stata messa in vendita la criptovaluta.
Nel testo della causa si sostiene che gli imputati avrebbero «sfruttato lo stato di celebrità e le connessioni di Welch» per «creare una frenesia speculativa» e attirare l’attenzione di persone che non avevano mai investito nelle criptovalute, ma che si fidavano di Welch in quanto suoi follower. Welch sembra quindi intenzionata a distanziarsi dalla possibile truffa, presentandosi lei stessa come persona ingannata dai propri soci. Non ha invece detto nulla sul futuro del podcast, seguito da 205mila persone.