Sergio Conceiçao è il nuovo allenatore del Milan
È stato scelto al posto dell'esonerato Paulo Fonseca e finora aveva allenato soprattutto il Porto
Il Milan ha annunciato di aver assunto il 50enne portoghese Sergio Conceiçao come nuovo allenatore della prima squadra maschile, dopo l’esonero di Paulo Fonseca. Già da domenica sera la nomina di Conceiçao era data per certa da molti media e giornalisti esperti di calciomercato, e l’annuncio era atteso per queste ore. Conceiçao ha firmato un contratto di un anno e mezzo, fino al giugno del 2026. Nel pomeriggio è atteso a Milanello, il centro sportivo del Milan in provincia di Varese.
Conceiçao finora ha allenato diverse squadre in Portogallo e una in Francia (il Nantes), ma si è fatto conoscere come allenatore soprattutto in 7 anni al Porto, la più forte e vincente squadra portoghese, dove è rimasto fino allo scorso giugno. Con il Porto Conceiçao ha vinto tre campionati e diverse coppe nazionali per un totale di 10 trofei, diventando – almeno numericamente – l’allenatore più vincente nella storia del club.
Nonostante non abbia mai allenato in Italia, Conceiçao è piuttosto noto anche qui perché da calciatore – era un ottimo centrocampista – giocò gli anni migliori della sua carriera in squadre italiane, tra Lazio (con cui vinse diversi trofei importanti, compreso uno Scudetto nel 2000), Parma e Inter. Da quest’anno poi suo figlio Francisco Conceiçao gioca nella Juventus.
Quello che si sa di Conceiçao come allenatore deriva quasi interamente dai suoi ultimi 7 anni al Porto, in cui si è dimostrato un allenatore pragmatico e capace di adattare la sua squadra a contesti diversi in base alle necessità: in campionato per esempio il Porto era spesso una squadra che cercava di dominare le partite attraverso il possesso della palla, mentre in Champions League – contro avversarie generalmente ben più forti – era capace anche di difendersi a lungo e giocare bene in contropiede.
Negli anni di Conceiçao il Porto in Champions League è arrivato due volte ai quarti di finale e tre volte agli ottavi, eliminando diverse avversare più accreditate, tra cui la Juventus nel 2021.
In generale Conceiçao, come diversi allenatori moderni, si ispira ai principi del calcio di posizione, uno stile di gioco la cui idea di base è cercare di avere il più possibile il controllo di tutti gli spazi del campo (in opposizione alle tattiche che prendono come punti di riferimento i giocatori o la palla). Con il Porto ha usato come moduli soprattutto il 4-4-2 e il 4-2-3-1 (i numeri indicano i giocatori impiegati in difesa, a centrocampo e in attacco, almeno secondo uno schieramento ideale): ma sono categorie che contano fino a un certo punto perché nel gioco di Conceiçao i calciatori si scambiano spesso posizione e in base alle situazioni di gioco il modulo viene stravolto.
È certo però che nel suo gioco abbiano un certo peso gli esterni, cioè difensori, centrocampisti o attaccanti che giocano sulle fasce: ruoli su cui il Milan ha già puntato molto in questi anni e in cui ha alcuni dei suoi migliori giocatori in rosa.
Nei suoi anni al Porto, Conceiçao è stato anche apprezzato dai tifosi anche per il suo atteggiamento e il suo carisma. Un paio d’anni fa negli spazi dei social network frequentati dagli appassionati di calcio diventò virale un video che lo mostra ballare nello spogliatoio del Porto mentre fuma un sigaro, poco dopo aver vinto il campionato.