Sono state incriminate cinque persone per la morte di Liam Payne, ex cantante degli One Direction

Alcuni fiori e la foto di Liam Payne, lasciati nella sua città inglese d'origine, Wolverhampton, il 13 novembre
Alcuni fiori e la foto di Liam Payne, lasciati nella sua città inglese d'origine, Wolverhampton, il 13 novembre (Cameron Smith/Getty Images)

In Argentina sono state incriminate cinque persone per la morte di Liam Payne, l’ex cantante degli One Direction caduto dal balcone della sua stanza d’albergo a Buenos Aires lo scorso 16 ottobre. L’autopsia sul corpo del 31enne aveva trovato tracce di alcol, di cocaina e di un farmaco antidepressivo, concludendo che fosse morto per la caduta di tre piani ed escludendo che fosse consapevole delle sue azioni al momento in cui era avvenuta. Tre delle cinque persone sono accusate di omicidio preterintenzionale, cioè in sostanza non volontario: la manager dell’albergo Gilda Martin, il receptionist Esteban Grassi e Roger Nores, amico di Payne. Due dipendenti dell’albergo, Ezequiel Pereyra e Braian Paiz, sono invece accusati di avergli venduto la droga, e sono stati arrestati.

Secondo le indagini, Martin, Grassi e Nores avrebbero, in modo diverso, messo a rischio la vita di Payne, di fatto abbandonandolo a se stesso e facendolo portare nella sua stanza quando già non stava bene. Le tre persone incriminate per omicidio preterintenzionale rischiano pene tra l’uno e i cinque anni di carcere; le due che avrebbero venduto la droga dai 4 ai 15 anni. Negli ultimi anni Payne aveva parlato in diverse occasioni della dipendenza da alcol cominciata quando ancora faceva parte degli One Direction e dei suoi problemi di ansia, depressione e agorafobia.

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