L’editoriale di Elon Musk in sostegno del partito tedesco AfD
Nella rivista che l'ha pubblicato ci sono state discussioni e dimissioni, per via della popolarità che potrebbe far guadagnare al partito di estrema destra
In Germania si discute da giorni di un editoriale con cui il miliardario Elon Musk ha espresso il suo appoggio esplicito al partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), che nel pezzo definisce l’unico in grado di «salvare la Germania». Il testo è una sorta di spiegazione estesa di un’opinione piuttosto controversa che Musk aveva già espresso su X lo scorso 20 dicembre, condividendo un post dell’attivista di estrema destra tedesca Naomi Seibt.
L’articolo è stato pubblicato sabato sul sito della rivista Welt am Sonntag e domenica è uscito anche sull’edizione cartacea. Nel testo Musk elenca una serie di motivi per cui ritiene che AfD sia «l’ultima scintilla di speranza» per la Germania, che descrive come un paese «sull’orlo del collasso economico e culturale». Dice di sentirsi titolato a parlare di politica tedesca alla luce dei suoi significativi investimenti «nel panorama industriale e tecnologico» della Germania. Oltre a essere uno degli uomini più ricchi del mondo negli ultimi anni Musk è diventato anche uno dei più influenti in quanto proprietario del social network X e da gennaio consulente del prossimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Come ha ricostruito Spiegel, della pubblicazione dell’editoriale di Musk si discuteva da molti giorni nelle riunioni editoriali di Welt am Sonntag, e diversi dei giornalisti si erano detti contrari. In una lettera firmata dal comitato editoriale prima della vigilia di Natale l’articolo veniva definito «propaganda elettorale travestita da contributo esterno» e la sua pubblicazione «assolutamente inaccettabile». Le discussioni si erano protratte fino al giorno prima dell’uscita dell’articolo, quando la caporedattrice della sezione opinioni Eva Marie Koegl aveva rassegnato le dimissioni in segno di protesta. La rivista di settore Medieninsider ha scritto che per molti la pubblicazione del pezzo di Musk è stata considerata come un tradimento dei valori del gruppo che detiene il giornale, Axel Springer (lo stesso che possiede anche Bild, Die Welt e la rivista americana Politico).
Secondo l’editoriale di Musk AfD propone la corretta soluzione per uscire dalle diverse crisi che sta affrontando il paese in questo momento: quella economica (attraverso la deregolamentazione dei mercati e un minore intervento dello stato nell’economia); quella dell’immigrazione (la chiusura dei confini per «preservare la cultura e la sicurezza della Germania»); quella energetica (attraverso una minore dipendenza dall’estero e investimenti nel nucleare); quella dei partiti tradizionali (Musk sostiene che AfD sia dotato di maggiore realismo politico e sia più vicino agli interessi della popolazione).
Musk sostiene inoltre che le accuse, mosse da più parti, di essere un partito con posizioni violente ed estremiste siano infondate. «Dipingere AfD come estrema destra è chiaramente falso, considerato che Alice Weidel, la leader del partito, ha una partner dello stesso sesso e che viene dallo Sri Lanka! Vi sembra Hitler? Dai», ha scritto. Musk ha concluso l’articolo dicendo che la Germania è diventata troppo abituata alla mediocrità e che dovrebbe affidarsi ad AfD per non diventare «l’ombra di se stessa».
L’articolo è uscito accompagnato da un altro editoriale che offre una sorta di risposta a Musk. È firmato dal giornalista Jan Philipp Burgard, che dal primo gennaio sarà direttore di Welt am Sonntag. Burgard apre il suo pezzo dicendo che Musk è «il più grande genio imprenditoriale dei nostri tempi», ma continua spiegando perché ha torto nel pensare che AfD possa offrire una soluzione alle crisi tedesche. Si concentra soprattutto sulle posizioni euroscettiche del partito, spiegando perché, dal suo punto di vista, uscire dall’Unione Europea (come AfD ha proposto di fare) sarebbe un disastro. Risponde velocemente anche all’osservazione di Musk su Alice Weidel, ricordando che nel partito esistono personaggi con posizioni ben più estreme come Björn Höcke (condannato a gennaio per aver usato uno slogan nazista a un comizio, attualmente è imputato in un altro processo per lo stesso motivo).
AfD è il secondo partito più popolare in Germania, ma gli stessi servizi di intelligence interna tedeschi lo hanno classificato come “caso sospetto” di estremismo, una misura che gli permette di tenere monitorate più da vicino le sue attività attraverso intercettazioni e altre misure (un ricorso del partito per cancellare questa definizione era stato respinto). Inoltre diversi leader del partito sono stati arrestati o sono sotto processo per incitamento all’odio e uso di simboli nazisti.
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Musk non è solo un miliardario, ma un uomo che ha accumulato un’enorme influenza sulla politica americana, specialmente da quando Donald Trump è stato rieletto alla presidenza. Recentemente Musk si era anche impicciato della politica di diversi paesi, come il Regno Unito e l’Italia, sempre sostenendo leader populisti e di destra.
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