Gli Stati Uniti hanno sanzionato il miliardario Bidzina Ivanishvili, fondatore del partito Sogno Georgiano

Bidzina Ivanishvili in una foto dello scorso ottobre (EPA/DAVID MDZINARISHVILI)
Bidzina Ivanishvili in una foto dello scorso ottobre (EPA/DAVID MDZINARISHVILI)

Gli Stati Uniti hanno sanzionato il miliardario georgiano Boris “Bidzina” Ivanishvili, che è stato primo ministro del paese dal 2012 al 2013 ed è fondatore e presidente onorario di Sogno Georgiano, il partito populista e filorusso attualmente al governo. Il provvedimento congela i beni di Ivanishvili negli Stati Uniti e vieta ai cittadini americani di fare affari con lui.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Ivanishvili è stato sanzionato perché sta mettendo a rischio «il futuro democratico ed euro-atlantico della Georgia a beneficio della Federazione Russa»: Ivanishvili è l’uomo più ricco della Georgia, ha la gran parte dei suoi interessi finanziari in Russia ed è sempre stato allineato alle posizioni del regime russo.

Sogno Georgiano governa il paese dal 2012 e ha via via represso sempre di più il dissenso, restringendo lo spazio dell’opposizione e limitando una serie di diritti. Aveva vinto le ultime elezioni legislative, tenutesi lo scorso 26 ottobre, ma le opposizioni avevano denunciato irregolarità e diffusi brogli e non avevano quindi riconosciuto il parlamento eletto. C’erano state per questo partecipate manifestazioni e proteste, che si erano ulteriormente allargate dopo la decisione del governo di posticipare al 2028 i colloqui per entrare nell’Unione Europea, un tema molto sentito nel paese.

La settimana scorsa gli Stati Uniti e il Regno Unito avevano già sanzionato alcuni funzionari georgiani ed esponenti di Sogno Georgiano per la violenta repressione delle proteste.