I sospetti sulla Russia per l’aereo precipitato in Kazakistan
Le prime indagini non escludono che il volo di Azerbaijan Airlines possa essere stato colpito dalla contraerea russa mentre sorvolava la Cecenia
Le prime analisi effettuate in vari paesi sull’incidente aereo di Natale in Kazakistan non escludono che possa essere stato un sistema di difesa aereo della Russia a colpire il volo di Azerbaijan Airlines, mentre stava sorvolando un’area della Cecenia vicino a Grozny.
I risultati preliminari dell’inchiesta condotta dalla compagnia aerea dicono che si è trattato di «interferenze esterne di tipo fisico e tecnico», ma al momento non specificano di che tipo. Stando alle informazioni dei media locali e alle ricostruzioni dell’agenzia per l’aviazione civile russa, nella zona erano in corso alcuni attacchi con droni. Il governo russo ha finora provato a ridimensionare la questione, invitando ad attendere le conclusioni delle proprie indagini.
Il volo J2 8243 stava viaggiando da Baku, la capitale dell’Azerbaigian, a Grozny, la capitale dello stato russo della Cecenia, con 67 persone a bordo. Prima di arrivare e atterrare a Grozny, l’aereo aveva cambiato radicalmente rotta, sorvolando il mar Caspio fino a raggiungere la costa del Kazakistan, dove si è poi schiantato nelle vicinanze della città di Aktau. La fusoliera dell’aereo si è spezzata nell’impatto e 38 persone sono morte.
Non è ancora chiaro perché nel momento di emergenza i piloti abbiano deciso di cambiare rotta e soprattutto di attraversare il mar Caspio, coprendo una lunga distanza prima di avere nuovamente la terraferma sotto di loro. Poco dopo l’incidente, la Russia aveva sostenuto che nella zona ci fosse nebbia, poi che l’aereo avesse probabilmente colpito alcuni uccelli, subendo danni ai sistemi per governarne l’assetto e la rotta. L’ipotesi non è però condivisa da molti esperti: le immagini dei rottami mostrano alcuni fori sulla fusoliera che non sembrano essere compatibili con l’impatto da uccelli.
Alcuni passeggeri sopravvissuti sentiti da Associated Press hanno riferito di aver sentito dei suoni forti provenire da fuori, come se qualcosa avesse colpito l’aereo dall’esterno; hanno invece escluso che si trattasse del rumore di una bombola di ossigeno esplosa all’interno della cabina, come si era ipotizzato inizialmente.
Il governo dell’Azerbaigian ha avviato un’inchiesta e stando ad alcune anticipazioni, fornite da funzionari in forma anonima ai giornali, ritiene che l’aereo possa essere stato colpito da un sistema missilistico di difesa area Pantsir-S della Russia. Questa possibilità non viene esclusa anche dall’intelligence statunitense.
La possibilità di un coinvolgimento della Russia è stata sollevata inoltre da diversi blogger militari russi noti per verificare, e talvolta smentire, le dichiarazioni ufficiali del governo russo. I fori sulla fusoliera sembrano essere compatibili con i danni che può creare un missile esplodendo a poca distanza dall’obiettivo: i frammenti potrebbero aver colpito parte dell’aereo, rendendolo difficile da governare.
Yuri Podolyaka, uno dei blogger più seguiti, ha detto che probabilmente l’aereo «è stato colpito da un sistema di difesa aereo». Sul canale Telegram “Fighterbomber”, che si ritiene sia gestito da un ufficiale dell’esercito russo, è stato invece pubblicato un video che mostra più nel dettaglio i danni alla coda dell’aereo. Come da altre immagini, anche nel video sono evidenti le decine di fori su cui si stanno concentrando molte analisi.
Il sito Flightradar24, che si occupa di tracciamento dei voli, ha rilevato disturbi e manipolazioni del segnale radar nei pressi di Grozny. Per diversi minuti l’aereo non avrebbe inviato informazioni e avrebbe inoltre avuto problemi a mantenere la corretta altitudine, quando si trovava ormai nella parte finale della rotta inizialmente prevista. Lo strano comportamento dell’aereo potrebbe essere compatibile con i danni subiti ai sistemi elettrici e idraulici.
Nelle ultime settimane nell’area intorno a Grozny ci sono stati frequenti combattimenti aerei tra droni lanciati dall’Ucraina e sistemi di difesa dell’esercito russo. Saranno necessarie ulteriori analisi e indagini per confermare un abbattimento per errore da parte della Russia. Il Kazakistan ha intanto avviato una propria indagine che coinvolgerà anche Embraer, l’azienda produttrice del modello di aereo abbattuto.
Diverse compagnie hanno sospeso temporaneamente i voli con alcune città russe: la Azerbaijan Airlines, la compagnia kazaka Qazaq Air, la low cost degli Emirati Arabi Uniti FlyDubai e l’israeliana El Al, che ha interrotto i collegamenti tra Mosca e Tel Aviv per almeno una settimana.