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  • Venerdì 27 dicembre 2024

In Corea del Sud è stato rimosso anche il presidente ad interim

Era in carica da 12 giorni, ma il parlamento ha approvato il suo impeachment accusandolo di proteggere l'ex presidente, quello della legge marziale

Il presidente ad interim Han Duck-soo (Yonhap via AP)
Il presidente ad interim Han Duck-soo (Yonhap via AP)
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Il parlamento della Corea del Sud ha votato venerdì l’impeachment del presidente ad interim Han Duck-soo, entrato in carica poco più di dieci giorni fa dopo la rimozione del presidente Yoon Suk-yeol. Anche Yoon era stato rimosso da una procedura di impeachment, dopo che a inizio dicembre aveva approvato per alcune ore la legge marziale in un maldestro tentativo di instaurare un regime autoritario. Il nuovo presidente ad interim ora sarà il ministro delle Finanze e vice primo ministro, Choi Sang-mok.

Il primo ministro Han fa parte dello stesso partito di Yoon: il Partito del Potere Popolare, conservatore. Era diventato presidente ad interim il 14 dicembre e le opposizioni gli chiedevano di nominare in fretta tre giudici della Corte Suprema, cosa che lui si è rifiutato di fare.

La Costituzione sudcoreana prevede infatti che, dopo l’impeachment di un presidente, la Corte Suprema abbia sei mesi per valutarne la rimozione effettiva dal potere. Può approvarla con sei voti a favore su nove, oppure respingerla. In quest’ultimo caso il presidente tornerebbe alle sue funzioni. Attualmente però la Corte non è completa, i giudici in carica sono solo sei. Il parlamento chiedeva a Han di nominare i tre giudici che sarebbero poi stati votati dallo stesso parlamento, ma Han si è rifiutato sostenendo che un presidente ad interim non avesse «l’autorità per farlo».

Secondo le opposizioni, guidate dal Partito Democratico, questa scelta era invece un tentativo di rendere più facile un’assoluzione di Yoon nel procedimento di impeachment: se i giudici restano sei, basta un voto a favore di Yoon per fargli recuperare le sue funzioni. Giovedì quindi le opposizioni hanno deciso di votare l’impeachment di Han, che è passato venerdì con un voto a maggioranza semplice.

Anche sulla questione di quanti voti fossero necessari per rimuovere Han c’è stata grande discussione: il governo riteneva che fosse necessaria la maggioranza di due terzi (200 su 300), come previsto dalle regole sull’impeachment del presidente, mentre l’opposizione solo la maggioranza semplice (151 su 300), perché si trattava di rimuovere un primo ministro, che «ha anche funzioni da presidente». Ha prevalso la seconda versione, fra le grandi proteste del partito di governo, che ha sostenuto che il voto non avesse valore legale e ha abbandonato l’aula. Il parlamento ha approvato l’impeachment di Han con 192 voti su 300.

Il nuovo presidente ad interim, Choi Sang-mok, è un economista e un indipendente, ma è considerato molto vicino al Partito del Potere Popolare. Prima del voto del parlamento aveva tenuto una conferenza stampa in cui aveva chiesto all’opposizione di rinunciare a votare l’impeachment, che a suo parere avrebbe rischiato di compromettere la complessa situazione economica del paese, oltre che la già parziale solidità delle istituzioni.

Questa decisione complica ulteriormente la situazione politica in Corea del Sud e aggrava la crisi istituzionale. Il partito di governo ha protestato rumorosamente in parlamento, mentre la valuta coreana, il won, ha perso molto valore negli ultimi giorni.