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  • Giovedì 26 dicembre 2024

Israele ha effettuato un nuovo attacco aereo in Yemen

Ha colpito dei luoghi controllati dagli Houthi, fra cui un aeroporto dove si trovava il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, rimasto illeso

Fumo che sale dall'aeroporto di Sana'a, in Yemen, in seguito a un attacco aereo israeliano, il 26 dicembre 2024 (EPA/YAHYA ARHAB/ANSA)
Fumo che sale dall'aeroporto di Sana'a, in Yemen, in seguito a un attacco aereo israeliano, il 26 dicembre 2024 (EPA/YAHYA ARHAB/ANSA)
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Giovedì Israele ha condotto un massiccio attacco aereo in Yemen, bombardando diversi luoghi identificati dall’esercito israeliano come «infrastrutture militari» degli Houthi, milizia sciita sostenuta dall’Iran che dal 2011 sta combattendo una sanguinosa guerra civile contro il governo centrale del paese. Fra gli obiettivi, sono stati colpiti l’aeroporto internazionale della capitale Sana’a, le centrali elettriche di Hezyaz e Ras Kanatib e i porti di Hodeidah, Salif e Ras Kanatib sulla costa occidentale, che danno sul Mar Rosso. Secondo il canale televisivo yemenita Almasirah, controllato dagli Houthi, l’attacco avrebbero causato almeno tre morti e 14 feriti.

Israele aveva effettuato un bombardamento simile la settimana scorsa, in risposta al lancio di un missile da parte degli Houthi verso Israele, che era stato intercettato dai sistemi di difesa israeliani. Negli ultimi giorni gli Houthi avevano continuato a lanciare attacchi contro Israele: all’alba di sabato un missile era atterrato in un parco giochi a Tel Aviv mandando in frantumi i vetri delle case circostanti e ferendo così una decina di persone; martedì un altro missile era stato intercettato prima di cadere a terra.

Giovedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele continuerà a bombardare lo Yemen fino a quando «non avremo completato l’opera». È la quarta volta che Israele bombarda lo Yemen quest’anno.

Nell’attacco è stato coinvolto anche il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che si trovava all’aeroporto di Sana’a durante i bombardamenti. Ghebreyesus e i suoi colleghi sono rimasti illesi. Si trovavano in missione in Yemen per negoziare il rilascio di alcuni dipendenti delle Nazioni Unite e valutare la situazione sanitaria e umanitaria del paese.

Gli Houthi fanno parte del cosiddetto “asse della resistenza”, un insieme di milizie e gruppi armati attivi nei paesi del Medio Oriente che operano per conto dell’Iran o che hanno interessi in qualche modo allineati a quelli dell’Iran. Fanno parte di questo “asse” anche Hamas, che opera nella Striscia di Gaza, e il gruppo paramilitare libanese Hezbollah. Come aveva fatto in passato, nel suo discorso Netanyahu ha definito gli Houthi «una parte centrale dell’asse del terrore iraniano».