In Cambogia uno dei principali leader dell’opposizione è stato condannato a due anni di carcere per istigazione al disordine sociale
Sun Chanthy, il presidente del partito cambogiano di opposizione Potere della Nazione, è stato condannato a due anni di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici per istigazione al disordine sociale. Dovrà inoltre pagare una multa di 4 milioni di riel (circa 1000 euro) ed è stato privato del diritto di voto. Chanty ha 41 anni ed era stato arrestato a maggio di quest’anno in seguito ad alcuni commenti critici nei confronti del governo fatti durante un incontro con un gruppo di lavoratori cambogiani emigrati in Giappone, che erano poi circolati sui social media. Il suo avvocato e i membri del suo partito parlano di atti di intimidazione sia per quanto riguarda l’arresto che la condanna, mentre il ministero della Giustizia sostiene che le informazioni condivise da Chanthy fossero distorte e quindi il procedimento dovuto.
Il primo ministro cambogiano Hun Manet è al potere dall’agosto dell’anno scorso ed è già stato accusato di portare avanti la stessa politica repressiva del padre, Hun Sen, che aveva governato in modo autoritario dal 1985. Lo stesso Sun Chanthy prima di essere il presidente di Potere della Nazione era stato una figura importante del principale partito di opposizione cambogiano, che era stato dichiarato illegale in seguito al buon risultato elettorale del 2018. Si era poi unito al partito del Lume di candela, che era stato a sua volta bandito dalle elezioni, e poi aveva formato Potere della Nazione. Sono in corso diversi altri procedimenti simili contro esponenti dell’opposizione.