In Mozambico sono state uccise almeno 21 persone nelle proteste contro il risultato delle elezioni
Il governo del Mozambico ha detto che tra lunedì e martedì almeno 21 persone, tra cui due poliziotti, sono state uccise nel corso delle proteste cominciate dopo che lunedì la Corte costituzionale del paese aveva confermato la vittoria del Fronte di Liberazione del Mozambico (Frelimo) e del suo leader, Daniel Chapo, alle contestate elezioni generali e presidenziali di ottobre. Frelimo controlla il paese dal 1975, e secondo l’opposizione e diversi osservatori internazionali ha vinto queste elezioni grazie a estesi brogli elettorali. Nelle frequenti proteste che ci sono state negli ultimi due mesi erano già stati uccisi più di 100 manifestanti.
Secondo il ministro dell’Interno Pascoal Ronda nelle proteste sono state ferite almeno 25 persone, tra cui 13 poliziotti: in alcuni casi, ha detto Ronda, «gruppi di uomini con armi da taglio e da fuoco hanno compiuto attacchi contro stazioni di polizia, istituti penitenziari e altre infrastrutture». La polizia ha risposto sparando gas lacrimogeni e proiettili in aria per disperdere la folla. Oltre 70 persone sono state arrestate.